Ericsson, con le soluzioni 5G alla “conquista” del mondo

Il presidente di Ericsson, Börje Ekholm, presenta al WMC 2019 le strategie per il 5G. “Ci sono 10 accordi con compagnie di tutto il mondo”

Pubblicato il 26 Feb 2019

Börje Ekholm Presidente Ericsson


Accordi con gli operatori di tutto il mondo, 10 tra Europa, Asia e Australia, e una tecnologia Ericsson Radio System, che è 5Gready già dal 2015, consegnata a 3 milioni di clienti in tutto il mondo. Così il Presidente e CEO Börje Ekholm ha spiegato, in occasione dell’incontro con giornalisti e analisti al Mobile World Congress 2019, il ruolo del 5G come infrastruttura nazionale critica, enfatizzando i vantaggi per gli early adopter.

“Nel 2019 implementeremo davvero il 5G in tutto il mondo” ha sottolineato Ekholm che ha ricordato come Ericsson abbia annunciato accordi commerciali 5g con 10 operatori  (in Italia la rete Wind-Tre e l’accordo per la sperimentazione del 5G a Genova) oltre ad aver siglato 42 protocolli di intesa.  La società sta già implementando reti 5G in tutto il mondo: negli Stati Uniti, in Europa, Asia e Australia. Ekholm ma presto ci potrebbero essere altre novità.

Consumatori pronti al salto verso il 5G

“I consumatori e le imprese aspettano l’arrivo del 5G – ha spiegato Ekholm nel corso della conferenza stampa – e, secondo una ricerca dell’Ericsson ConsumerLab, un terzo degli utilizzatori di smartphone a livello globale sostituirà immediatamente o al massimo entro sei mesi il proprio operatore di telefonia con uno che ha attivato il 5G”.

Secondo Ekholm, i primi beneficiari 5G su scala commerciale saranno i consumatori di banda larga mobile che sperimenteranno un aumento di capacità significativo ed altamente efficiente in termini di costo, che faciliterà nuove applicazioni di Realtà Aumentata e Realtà Virtuale in aree quali il gaming e le trasmissioni sportive.

Robotica e veicoli autonomi, la nuova frontiera 

Il Presidente di Ericsson ha anche ricordato  come il 5G porterà il settore oltre i prodotti di consumo verso l’Internet industriale, citando come esempi le continue collaborazioni sia nella robotica mobile sia nei veicoli autonomi all-electric. Ekholm ha, inoltre, evidenziato come l’hardware dell’Ericsson Radio System sia 5G-ready già dal 2015 e possa essere utilizzato anche per il 5G New Radio (NR) tramite l’installazione di software da remoto.

Questo significa che Ericsson ha già consegnato più di 3 milioni di soluzioni radio predisposte per il 5G ai propri clienti in tutto il mondo. Le esclusive capacità di condivisione dello spettro di Ericsson, ha sottolineato  Ekholm, e le comuni soluzioni di orchestrazione core e dinamica posizionano i clienti di Ericsson in prima linea per quanto riguarda il 5G. 

“Il nostro Ericsson Spectrum Sharing è il modo più economico e praticabile per introdurre il 5G nelle bande esistenti – ha detto – raggiungendo una copertura nazionale immediata. Possiamo mixare in modo dinamico il traffico 4G e 5G sullo stesso spettro. Alcuni credevano che questo tipo di condivisione dello spettro fosse impossibile, ma questo è sbagliato e i nostri ingegneri sono davvero di prim’ordine. Con la condivisione dello spettro, i nostri clienti godono di un reale vantaggio in ambito 5G”.

Verso acquisizione divisione antenne Kathrein

Infine, Ekholm ha annunciato che Ericsson intende acquisire le divisioni antenne e filtri per le reti mobili di Kathrein. Questo amplierà le capacità e le competenze dell’azienda nel settore avanzato delle antenne attive e passive. Ericsson assumerà circa 4.000 professionisti altamente qualificati in R&S, produzione e vendite in oltre 20 sedi, tra cui Germania, Romania, Messico e Cina.

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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