Il bando per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in ambito Fabbrica intelligente, Agrifood e Scienze della Vita riceve ulteriori stanziamenti per circa 150 milioni che si aggiungono ai 562 milioni già stanziati.
Questi fondi erano messi a disposizione delle imprese con due distinte procedure: per i progetti più grandi, di importo compreso tra 5 e 40 milioni di euro, la procedura prevedeva una prima fase di negoziazione. Questa procedura, alla quale erano riservati quasi 400 milioni, ha avuto un successo molto rilevante e le risorse sono state rapidamente esaurite, nello stesso giorno di apertura dello sportello, lo scorso 27 novembre.
Stessa sorte per i 167 milioni destinati alla seconda procedura a sportello, dedicata ai progetti di importo compreso tra 800 mila euro e 5 milioni di euro, alla quale erano stati riservati 167 milioni di euro: tutti richiesti il 22 gennaio, giorno di apertura dello sportello.
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Dove finiscono i 150 milioni aggiuntivi
Le risorse ora messe a disposizione sono destinate, in particolare, alle procedure negoziali e cioè a quelle richieste comprese tra 5 e 40 milioni di euro, da realizzare sull’intero territorio nell’ambito di Accordi per l’innovazione sottoscritti dal MiSE con le Regioni e altre Pubbliche Amministrazioni interessate. I fondi per questa procedura salgono quindi complessivamente a 550 milioni.
Con la nuova iniezione di risorse potranno quindi essere avviate all’istruttoria di merito le richieste di accesso agli incentivi che non hanno avuto seguito a causa dell’esaurimento delle risorse messe precedentemente a disposizione.
“Non si poteva rimanere indifferenti alle richieste che sono arrivate dalle imprese e il Ministero ha risposto prontamente con altri 150 milioni di euro”, ha detto il ministro Luigi Di Maio. “Questi 550 milioni complessivi genereranno investimenti in ricerca e sviluppo per circa il triplo. Le imprese vogliono svilupparsi e devono ricevere il sostegno fattivo del Ministero e di tutto il Governo”.
Le agevolazioni previste
Gli incentivi, per entrambe le procedure, sono di due tipi: contributo diretto e finanziamento agevolato. Per i progetti di ricerca i contributi sono più elevati che per i progetti di sviluppo e per le iniziative delle PMI maggiori che per le grandi imprese. L’incentivo massimo, considerati questi fattori, è il 60% delle spese ammissibili e vale per i progetti di ricerca delle PMI. Il contributo minimo invece è il 15% e vale per i progetti di sviluppo delle grandi imprese.
Quanto al finanziamento agevolato, il tasso agevolato è pari al 20% del tasso di riferimento e si applicherà a un finanziamento del 20% dei costi ammessi. Il finanziamento agevolato è destinato alle sole PMI.