Conte: PIL in calo nel quarto trimestre, ma risalirà. Faccia a faccia tra il premier e Assolombarda

Le forti critiche di Assolombarda alla politica economica del governo e le promesse di Giuseppe Conte. Dalla semplificazione al piano per le infrastrutture

Pubblicato il 30 Gen 2019

La sede di Assolombarda (Foto Omnimilano)

Semplificazione, un piano per il territorio e sinergie per la crisi delle costruzioni. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte si presenta nella “tana del lupo” di Assolombarda da dove negli scorsi mesi più alte si sono levate le voci contro la manovra di Bilancio. Da una parte evita con eleganza gli appunti di Carlo Bonomi, il presidente degli industriali lombardi, e dall’altra cerca il rilancio spiegando che è in arrivo la legge di conversione del decreto semplificazioni.

“Il Decreto semplificazioni contiene solo le prime norme. Non siate delusi. C’è una legge delega approvata a dicembre sulla semplificazione a cui seguirà decreto legislativo, che sarà la madre di tutte riforme“. Lo ha detto il premier. “Dobbiamo fare in modo che non ci sia mai una sovra-regolazione. Il nostro Paese non ha bisogno di questo”.

In più – ha spiegato – il governo sta lavorando “e speriamo di poter avviare a metà febbraio un progetto di ammodernamento del nostro territorio. Andremo a spendere attraverso la protezione civile un pacchetto di sonori miliardi per mettere in sicurezza il territorio”.

La ricerca di sinergie per ridare slancio al settore delle costruzioni è un altro degli impegni del premier che si aspetta un calo del Pil nel quarto trimestre (ma prevede la riscossa per il secondo semestre dell’anno), ma non è particolarmente preoccupato dal calo dell’export. “I dati congiunturali non favorevoli sono dovuti a fattori esterni (Cina, Germania) e se l’automotive non traina ne risentiamo tutti”, ha spiegato. Ma l’export si riprenderà non appena finirà la guerra dei dazi fra Usa e Cina.

Intanto però bisogna riformare il Wto “un sistema vecchio di decenni. C’è bisogno di elaborare un nuovo strumento”.

Nella sua replica all’intervento di Bonomi, Conte ha puntigliosamente elencato i provvedimenti del governo a favore delle imprese come il ritocco, ma non lo smantellamento, del piano Industria 4.0.

Le richieste di Assolombarda

Conte non ha però risposto però alle critiche di Bonomi che ha osservato come occorresse evitare “anteporre l’aumento di spesa corrente a un massiccio aumento degli investimenti pubblici, e degli incentivi a quelli privati”.

Poi, ha proseguito Bonomi, non bisognava alimentare uno scontro con l’Unione Europea sui saldi di bilancio che avrebbe determinato l’aumento dello spread e alimentato la trasmissione del sovrapprezzo del rischio sovrano a famiglie e imprese, tramite il canale bancario.

Infine, “il calo degli investimenti era la voce che nel terzo trimestre spingeva più verso il basso la crescita italiana, in un quadro di domanda interna stagnante e di domanda estera che frenava molto come effetto della guerra internazionale sui dazi, ma dava ancora un contribuito positivo alla crescita. Di qui la necessità di evitare l’errore di depotenziare gli incentivi agli investimenti di Industria 4.0, che avevano portato in alcuni comparti privati ad aumenti a doppia cifra”.

Il governo è andato in direzione contraria e oggi gli industriali lombardi chiedono l’immediato sblocco delle 400 opere pubbliche già finanziate per circa 27 miliardi di euro, censite dall’Ance, il riavvio del “maxi programma del 2018 Connettere l’Italia, che dei 140 miliardi di investimenti pluriennali vedeva già 103 miliardi disponibili” e la project review realizzata per circa venti grandi opere compresa la Tav.

Poi, chiedendo da subito interventi che consentano una pianificazione dei bilanci bancari con maggiori margini per il 2020, ha ricordato che l’ammontare di impieghi alle imprese italiane è sceso da oltre 900 miliardi nel 2011 a meno di 700 miliardi nel 2018. E non c’è bisogno di una ulteriore stretta. C’è bisogno invece di un convinto appoggio alle Olimpiadi invernali del 2026 e soprattutto non di una manovra correttiva, ma di un’operazione compensativa che “dia una sferzata al Pil potenziale nel nostro Paese, e che abbia un impatto immediato sui quello reale già nel 2019”.

Infine, c’è “l’attenta vigilanza del Governo sul Tribunale Unificato dei Brevetti Europei” per la sede del quale si è candidata Milano, l’autonomia rafforzata della Lombardia, un’occasione anche perché la  Regione “si è dotata in questi anni del più efficace sistema di riavvio al lavoro che esista in tutta Italia”.

Carlo Bonomi, neoeletto presidente di Assolombarda
Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda

Valuta la qualità di questo articolo

F
Luigi Ferro

Giornalista, 54 anni. Da tempo segue le vicende dell’Ict e dell’innovazione nel mondo delle imprese. Ha collaborato con le principali riviste del settore tecnologico con quotidiani e periodici

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 4