Fim 4.0 Smart Union a Better Future, è il titolo della mini-kermesse messa in campo dai metalmeccanici della Fim Cisl per martedì e mercoledì 22 e 23 gennaio a Milano.
L’evento si terrà presso l’Auditorium Fastweb. Più di 150 tra dirigenti e delegati Fim arriveranno da tutt’Italia per il consiglio generale di studio e riflessione sul futuro del lavoro e dell’industria all’inizio di un anno che si preannuncia essere di transizione.
Indice degli argomenti
Gli argomenti di Fim 4.0 Smart Union a Better Future
Oltre 30 i relatori tra economisti, professori, giornalisti, imprenditori, sindacalisti, artigiani del digitale, tra i più grandi esperti di tecnologia che discuteranno due giorni sul futuro del lavoro, della rappresentanza e delle produzioni .
Tanti i temi che verranno affrontati nel dettaglio nelle sei tavole rotonde previste, e riguarderanno la progettazione e la programmazione del futuro del lavoro oltre il ricatto del breve termine, della rivoluzione culturale in atto e un di nuovo progetto di umanità che le tecnologie stanno apportando, con un focus sulle tecnologie abilitanti, ma anche e soprattutto, come ripensare la formazione in questo nuovo scenario e infine, nuove regole e un nuovo progetto di ecosistema industriale.
L’evento è stato pensato come momento in cui costruire il precorso per una svolta mettendo insieme le idee per guardare e costruire con fiducia il futuro, mettendo da parte la paura.
L’analisi di Bentivogli
Il segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli ha commentato: “Siamo davanti al secondo balzo in avanti dell’umanità, le tecnologie ITC stanno profondamente cambiando la percezione che l’uomo ha di sé, e con essa, come un domino tutto quello che riguarda l’uomo, dalla cultura materiale: gli oggetti e le cose che costruiamo e interagiamo con l’ambiente, al senso dell’umano nel mondo, di cui gli oggetti non sono altro che la trasposizione materiale di questo nuovo senso dell’essere umani. Cambieranno le città, le fabbriche, la scuola…tutto avverrà in maniera abbastanza veloce rispetto ad altre epoche. L’intelligenza artificiale contribuirà in maniera determinate a questo. Come settimo paese industrializzato al mondo, non possiamo permetterci errori, la nostra è una nazione con grandi capacità ma abbiamo ancora troppi problemi che dobbiamo risolvere e imparare, soprattutto, a progettare il nostro futuro ad anticipare il cambiamento costruendo consapevolezza diffusa, competenze e spirito di frontiera”.