La Blockchain e, più in generale, le tecnologie basate su registri distribuiti (DLT) possano giocare un ruolo determinante per lo sviluppo economico dei paesi dell’area mediterranea ed è quindi necessario creare un coordinamento, anche tecnico, tra le nazioni che vi si affacciano per sperimentare l’utilizzo di queste tecnologie e di quelle emergenti (5G, Internet of Things, AI). Con questa convinzione l’Italia ha sottoscritto, insieme a Spagna, Francia, Malta, Cipro, Grecia e Portogallo – i membri del MED7 – una dichiarazione sullo sviluppo della Blockchain.
Questa iniziativa fa seguito alla sigla, avvenuta a fine settembre, dell’accordo di partenariato sulla Blockchain a livello europeo.
Nei negoziati che hanno preceduto la firma della dichiarazione, l’Italia ha rimarcato come risulti determinante favorire la conoscenza e la sperimentazione delle tecnologie emergenti a tutti i livelli ed assicurare che, nella costruzione di una cornice giuridica di riferimento, venga garantito il mantenimento del loro carattere decentralizzato.
“Il nostro impegno è rivolto a rendere l’Italia un Paese leader nello sviluppo e nella sperimentazione della Blockchain, nel bacino Mediterraneo e in Europa”, ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio.
“Al Ministero dello Sviluppo Economico abbiamo avviato delle sperimentazioni per la tutela del Made in Italy. I fondi stanziati con la legge di bilancio rafforzeranno queste sperimentazioni che accompagniamo con la creazione di una prima cornice giuridica di riferimento per la tecnologia Blockchain”.