Gli investimenti in formazione stanno crescendo, ma restano ancora al di sotto della media europea, soprattutto per quanto riguarda le PMI. Solo il 60,2% delle imprese italiane fa formazione, contro una media europea del 72,6%. Se ne è parlato in occasione dell’evento Diventiamo futuro organizzato da Fondirigenti, il fondo interprofessionale per la formazione dei manager nato su iniziativa di Confindustria e Federmanager.
L’associazione ha evidenziato il ruolo dei fondi interprofessionali: grazie al loro contributo dal 2005 al 2015 il numero di imprese formatrici è quasi raddoppiato.
Indice degli argomenti
L’importanza della formazione 4.0
I temi su cui le aziende investono maggiormente nell’organizzare i loro percorsi di formazione sono big data, cybersecurity, marketing digitale e automazione di processo: tutti aspetti del nuovo paradigma di industria e impresa 4.0.
“Siamo stati tra i primi ad investire fortemente in industria 4.0, destinando a questo importante asset la quasi totalità delle risorse del triennio 2016-2018 per oltre 30 milioni di euro”, ha sottolineato il presidente di Fondirigenti, Carlo Poledrini. “Grazie a questo impegno abbiamo supportato manager e imprese nel passaggio dall’analogico al digitale, contribuendo anche ad un ammodernamento dell’offerta del nostro sistema formativo”.
La formazione è “alla base dello sviluppo economico e sociale”
Gli investimenti in formazione assumono particolare rilevanza in un contesto nel quale le competenze richieste dal mercato si evolvono con una rapidità impressionante: basti pensare che nel 2020 più di un terzo delle competenze attuali saranno obsolete. Particolare attenzione va quindi posta sui millennial che possono agevolare la chiave per comprendere e gestire l’innovazione digitale all’interno delle aziende.
Due milioni per il progetto Di20 Leader
In occasione della giornata Poledrini ha presentato anche l’iniziativa Di20 Leader, che mette sul piatto 2 milioni di euro per formare 100 ventenni. Questi leader del futuro potranno fare un’esperienza in azienda, anche all’estero, e poi riportare in patria l’expertise maturata.
Si tratta di un’iniziativa che “vuole creare un’occasione concreta per permettere a 100 giovani di diventare leader del Paese, partendo dalle opportunità fornite dal mondo dell’impresa, offrendo loro occasione di formazione internazionale, per consentire loro il rientro nel nostro Paese, per farlo crescere anche attraverso le nostre aziende”, ha detto Poledrini.