L’idea è semplice, ma allo stesso tempo innovativa per il settore: una sim card in grado di collegare tra di loro milioni di robot e altri dispositivi IoT in tutto il mondo. A lanciarla è una startup italiana, Things Mobile, che ha ora presentato la prima tariffa unlimited in cento Paesi.
L’azienda ha avviato una partnership con 350 operatori di roaming. La tariffa unlimited in oltre 100 Paesi prevede la spesa di 10 euro per 30 giorni, con la possibilità di far scambiare fra i dispositivi una quantità di dati senza limiti. Le applicazioni spaziano da soluzioni per i celebri mezzi di trasporto Tuk Tuk indonesiani fino alla sicurezza e alla mobilità elettrica.
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Una startup in crescita ogni mese
Things Mobile è la startup nata dalla mente dell’imprenditore vicentino Manuel Zanella, già founder di Zeromobile, operatore di roaming low cost, e di Chatsim, la scheda per chat illimitate, e da Juan De la Coba. Si tratta di una soluzione globale dedicata ai dispositivi dell’Internet of things e Machine to machine (M2M). Una startup, fondata nel 2017, che cresce del 30% ogni mese grazie a una rete di oltre 5.000 aziende clienti a cui si aggiungono i privati. Il business si basa sulla vendita di sim card in formato mini, micro, nano e on-chip in tutto il mondo, con una copertura del servizio garantita in 165 Paesi.
“Confrontandoci con le aziende – spiega Zanella – ci siamo accorti che avevano l’esigenza di connettere tra loro le macchine nelle loro smart factory. E di farlo in maniera sicura. Da qui la scelta di puntare sulle sim card, più affidabili del wifi perché in grado di sfruttare la connettività multirete. In breve le nostre schede si collegano automaticamente all’operatore con il miglior segnale disponibile”.
I clienti di Things Mobile, dai Tuk tuk alla sanità
I clienti provengono da svariati ambiti: dalla domotica all’energia, passando per la logistica, la sanità, la sicurezza e l’agricoltura 4.0. Le schede hanno infinite applicazioni, permettono di tracciare camion, taxi e addirittura i caratteristici Tuk Tuk dell’Indonesia. Oltre a numerose applicazioni nel campo della sicurezza, vengono sfruttate anche in diversi Paesi per geolocalizzare i capi di bestiame o monitorare la temperatura nelle serre. In alcune città italiane e a Berlino, le sim sono incorporate in diverse colonnine di ricarica per auto elettriche. Una volta attivate, le schede raccolgono infatti dati utilissimi per le imprese.
“Con le nostre sim – spiega Juan De la Coba – liberiamo le aziende dalla necessità di fare affidamento sui cavi e sulla vecchia Ethernet. Il che comporta una riduzione dei costi e anche un minor consumo di energia. In più ogni azienda può gestire le proprie sim da remoto attraverso una piattaforma web personalizzata”. La startup, che nel 2017 ha chiuso un round di finanziamento da 250.000 euro, può contare su un capitale di 4 milioni grazie al sostegno di investitori come la società Angelsim Sarl e la stessa Zeromobile. “Puntiamo a connettere nei prossimi anni milioni di dispositivi IoT in tutto il pianeta. La tecnologia 5G accelererà questa rivoluzione – conclude Zanella -. Cambierà la nostra concezione della casa, delle imprese e anche delle città che diventeranno sempre più Smart. A partire da una semplice scheda sim”.