Saranno destinati allo sviluppo del Wi–Fi e di tecnologie emergenti, dall’Intelligenza artificiale alle Blockchain all’Internet delle cose, 95 dei 100 milioni di Euro che il CIPE, su richiesta del Ministero dello Sviluppo Economico, ha riassegnato con una delibera approvata nel corso della seduta d’insediamento del 25 ottobre scorso.
I 95 milioni erano originariamente destinati alla sperimentazione del 5G e sono ora stati messi, insieme ad altri 5 milioni che già erano destinati a questo, a disposizione dello sviluppo delle nuove tecnologie e di una diffusione sempre più capillare del wi-fi sul territorio nazionale secondo il mandato volto all’innovazione e alla centralità della rete voluto dal ministro Luigi Di Maio.
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Cosa cambia con la nuova delibera del CIPE
Le risorse che saranno utilizzate per i nuovi capitoli di spesa erano state originariamente destinate a questi settori di intervento:
a) un importo complessivo fino a 60 milioni di Euro per il cofinanziamento di progetti di ricerca, sperimentazione, realizzazione e trasferimento tecnologico aventi ad oggetto l’applicazione della tecnologia 5G a beni e servizi di nuova generazione promossi dalle regioni coinvolte nel progetto di sperimentazione pre-commerciale del 5G posto in essere dal MiSE.
b) un importo complessivo fino a 35 milioni di Euro destinato al cofinanziamento di progetti promossi dalle altre regioni, altri Dicasteri o Enti pubblici di ricerca, per lo sviluppo dei servizi di nuova generazione.
Il perché della rimodulazione dei fondi
“Alla luce della fase ormai avanzata dei progetti di sperimentazione pre-commerciale del 5G – spiega una nota del MISE – il Ministero dello sviluppo economico ha richiesto la rimodulazione di questi fondi, fatti salvi eventuali impegni di spesa perfezionati, a favore di progetti volti a favorire la diffusione dei servizi in Wi–Fi sul resto del territorio nazionale, ad incentivare la ricerca e lo sviluppo nelle tecnologie emergenti e, in generale, a perseguire gli obiettivi del Piano Strategico per la Banda Ultra Larga”.
Dalla delibera precedente, che valeva complessivamente 100 milioni, restano invece i 5 milioni di euro che erano già destinati allo sviluppo della fase II del progetto wifi.italia.it, in fase di realizzazione. Un progetto destinato principalmente ai comuni interessati dagli eventi sismici che si sono verificati dal 24 agosto 2016 e, in via residuale, a tutti gli altri comuni con popolazione inferiore ai 2.000 abitanti.