Favorire la crescita economica e, sopratutto, recuperare il ritardo di alcune aree del paese nella “sfida del mercato globale”. Per questo motivo il Ministero dello Sviluppo Economico ha stanziato oltre 340 milioni di euro per aiutare le micro, piccole e medie imprese del mezzogiorno nell’acquisto di attrezzature per trasformazione verso la cosiddetta “fabbrica intelligente”. I fondi, rientrano nel nuovo intervento Macchinari Innovativi avviato dal Ministero dello Sviluppo Economico a favore delle micro, piccole e medie imprese.
La misura è a valere sul PON Imprese e Competitività 2014-2020 FESR e sul collegato Programma nazionale complementare di azione e coesione ed è volta a sostenere la realizzazione nelle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) di programmi di investimento, diretti a consentire la transizione del settore manifatturiero verso la cosiddetta Fabbrica Intelligente.
Indice degli argomenti
Di Maio, il mercato: “Una montagna che non si può scalare in solitudine”
“Con questo programma – ha spiegato il Ministro dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Di Maio – s’intende favorire la crescita economica e al contempo rafforzare le piccole e medie imprese che sono più in ritardo nel fronteggiare la sfida del mercato globale, che per molte realtà, specialmente del Sud, rappresenta una montagna che non può essere scalata in solitudine”,
Contributi e finanziamenti per macchinari innovativi
Per le imprese che realizzeranno investimenti innovativi che, in coerenza con il piano nazionale “Impresa 4.0” e la “Strategia nazionale di specializzazione intelligente”, consentono l’interconnessione tra componenti fisiche e digitali del processo produttivo, è prevista una combinazione di agevolazioni.
Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto stabilite dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale valida per il periodo 2014-2020, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale calcolata rispetto alle spese ammissibili pari al 75 %. Il finanziamento agevolato, che non è assistito da particolari forme di garanzia, deve essere restituito dall’impresa beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni.
Le agevolazioni, che saranno distribuite in relazione alla dimensione dell’impresa, sono composte da contributi in conto impianti e finanziamenti agevolati. Il mix di agevolazioni è articolato in relazione alla dimensione dell’impresa come segue:
•per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35 % e un finanziamento agevolato pari al 40 %;
•per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25 % e un finanziamento agevolato pari al 50 %.
Cosa finanzia il decreto e chi può partecipare
I programmi di investimento ammissibili devono prevedere spese non inferiori a euro 500.000,00 e non superiori a euro 3.000.000,00; essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni meno sviluppate; prevedere l’acquisizione dei sistemi e delle tecnologie riconducibili all’area tematica “Fabbrica intelligente” della Strategia nazionale di specializzazione intelligente, come elencati negli allegati alla normativa di riferimento.
Ecco le tipologie di aziende che possono accedere alle agevolazioni
- siderurgia;
- estrazione del carbone;
- costruzione navale;
- fabbricazione delle fibre sintetiche;
- trasporti e relative infrastrutture;
- produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture.