L’industria 4.0 incontra il mondo della carta: Fabio Perini lancia il “digital tissue”

Pubblicato il 27 Giu 2018

C7FFEADD-208B-4B51-8217-679560BB6054

Trasformare un’industria tipicamente elettromeccanica, come quella della carta tissue, in qualcosa di tecnologicamente molto avanzato, con macchine capaci di gestire tutto il processo produttivo analizzando i big data provenienti da tutti gli stabilimenti del gruppo, e trasformandoli in esperienza. Una fabbrica sempre più smart dove le macchine sono sempre in grado di aumentare efficienza e produttività e la sicurezza sul lavoro.

È questo in nuovo portfolio tecnologico che la Perini S.p.A., azienda di Lucca leader nel comparto, ha presentato a iT‘s Tissue 2018, l’appuntamento principale per il settore, una sorta di fiera diffusa che si è svolta nel cuore della Tissue Valley italiana, organizzato dai membri della Rete Tissue Italy. L’appuntamento, una vetrina che vede a presenza dei più importanti player mondiali, è stata così l’occasione per l’azienda per presentare le ultime novità dal punto di vista tecnologico.

“Si tratta di macchine intelligenti – spiega Oswaldo Cruz, CEO Fabio Perini SpA – in grado di analizzare le caratteristiche della carta e del prodotto finito e di modificare le proprie impostazioni, in modo da mantenere costante il processo, riducendo così la variabilità del prodotto finito. Fino ad oggi era l’operatore che ‘sentiva’ e ‘sapeva’ come correggere i parametri della macchina durante la produzione. Oggi invece offriamo ai nostri clienti soluzioni personalizzate in grado di interpretare, e quindi di poter correggere, i parametri migliorando così l’efficienza dell‘impianto”

Constellation: il digital tissue in un cruscotto digitale

Al centro dell’attenzione la nuova linea Constellation (at the power of Digital Tissue) frutto dell’esperienza di più di 80 ribobinatrici vendute nel mondo in questi ultimi 3 anni.  Uno strumento particolarmente innovativo che permette di avere una finestra operativa di processo mai avuta prima e quindi aumentare l’efficienza produttiva indipendentemente dal tipo di tissue presente nella bobina da trasformare. 

Cuore di Constellation la stazione di controllo che, grazie a un cruscotto ricco di parametri di processo, permette una gestione smart della linea, dagli svolgitori fino al packaging, e che limita le possibilità di errore da parte dell’operatore, aumentando efficienza e produttività. 

Tra le peculiarità della nuova linea, telecamere e sensori, in grado di mantenere una produzione sempre costante, manutenzione predittiva, una troncatrice che esegue il cambio lama automaticamente, in soli tre minuti, una confezionatrice in grado di produrre 230 pacchi minuto, una nuova insaccatrice, che permette di raggiungere i 27 sacchi al minuto.

Fondamentale anche la All-in-One, una smart application che, da un lato, permette la gestione del cambio formato dell’intera linea in maniera automatica e, dall’altro, permette di modificare la velocità di ciascuna macchina per consentire interventi degli operatori senza interrompere la produzione.

La sfida dei big data: creare una ‘nuvola’ di fabbriche intelligenti

All’interno della nuova linea Costellation anche una piattaforma dedicata ai big data, Tissue Data, che permette di raccogliere i parametri, le performance e le criticità tenendo sotto controllo in tempo reale l’efficienza dell’intera linea e che permette di aggregare dati di più linee della fabbrica o di più fabbriche nel mondo, per un controllo globale dell’intera produzione.

“Noi stiamo crescendo nella direzione del software, dell’intelligenza artificiale, dei dati distribuiti – spiega Luca Frasnetti, CTO e CCO della Perini – ma non vogliamo solo una fabbrica intelligente, vogliamo una nuvola di fabbriche intelligenti che imparano una dall’altra. Quando una fabbrica risolve un problema anche le altre devono essere messe al corrente della nuova conoscenza, per far crescere il sistema. Dare intelligenza alle macchine significa rendere le fabbriche più efficienti e diventare sempre meno dipendenti dagli skill degli operatori”. 

Fabbriche più produttive, lavorazioni più precise ma anche una migliore sicurezza grazie a questo nuovo concetto di  fabbrica che rende più semplice e intuitiva l’interazione tra l’uomo e le macchine aumentando così la sicurezza gli operatori. “La vision è quella di avere una macchina fly by wire – prosegue Frasnetti – come gli aeroplani, che non sono più guidati dal pilota che è lì solo per gestire eventuali emergenze”.

Tomorrow lab, ecco la nuova scommessa di Perini

iTs Tissue è stata anche l’occasione per presentare Tomorrow Lab, il nuovo centro di ricerca per sviluppo digitale. Un laboratorio di open innovation volto alla condivisione di “saperi” e a una collaborazione con fornitori, università e istituzioni. Snodo di una rete in grado di dialogare con start-up, incubatori, acceleratori d’impresa e centri di competenza che il governo sta creando per l’industria 4.0. 

“In questo momento il settore di Industria 4.0 sta crescendo molto e noi stiamo investendo il 25% del totale in ricerca e sviluppo – ricorda Frasnetti – ma questo è un numero destinato a crescere perché ci sono nuove competenze che ci mancano. Questa è un’industria elettromeccanica che si sta evolvendo, abbiamo tantissime competenze meccaniche ma dobbiamo crescere nel campo della digitalizzazione e per questo – conclude – vogliamo continuare ad assumere personale che ci aiuti a spingere con sempre più forza su questa strada”. 

Guarda il video!

Valuta la qualità di questo articolo

C
Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 4