Scadranno il 30 settembre alle 21 i termini per la presentazione delle domande di ammissione al bando “voucher digitali I4.0” pubblicato sul sito della Camera di Commercio di Novara. Un bando elaborato nell’ambito del Punto d’Impresa Digitale – uno dei tre pilastri del framework di Industria 4.0 – per promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle imprese di tutti i settori economici.
Le risorse complessivamente stanziate, a disposizione dei soggetti beneficiari, ammontano a 100 mila euro interamente a carico della Camera di commercio. Le agevolazioni saranno accordate sotto forma di voucher di valore pari al 50% dei costi ammissibili, con un massimo di euro 5.000. Per accedere ai voucher è necessario che i costi ammissibili siano almeno pari a euro 2.000.
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Gli obiettivi dei voucher I4.0
Nello specifico, con questa iniziativa l’ente camerale vuole promuovere l’utilizzo di servizi o soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali in attuazione della strategia definita nel Piano Nazionale Impresa 4.0. A questo si unisce la volontà di stimolare la domanda di servizi per il trasferimento di soluzioni tecnologiche e la realizzazione di innovazioni tecnologiche e l’implementazione di modelli di business derivanti dall’applicazione di tecnologie I4.0.
Che cosa finanzia il bando
Con il Bando, si intendono finanziare, tramite l’utilizzo di contributi a fondo perduto (voucher), le domande di contributo relative a servizi di formazione e consulenza finalizzati all’introduzione delle tecnologie presentate da singole imprese. Gli ambiti tecnologici di innovazione digitale I4.0 compresi nel Bando sono:
Elenco 1 (almeno un punto obbligatorio per presentare domanda)
- soluzioni per la manifattura avanzata
- manifattura additiva
- soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D)
- simulazione
- integrazione verticale e orizzontale
- Industrial Internet e IoT
- cloud
- cybersicurezza e business continuity
- Big data e analytics
- Soluzioni tecnologiche digitali di filiera finalizzate all’ottimizzazione della gestione della supply chain e della gestione delle relazioni con i diversi attori (es. sistemi che abilitano soluzioni di Drop Shipping , di “azzeramento di magazzino” e di “just in time”)
- Software, piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio (comunicazione intra-impresa, impresa-campo con integrazione telematica dei dispositivi on- field e dei dispositivi mobili, rilevazione telematica di prestazioni e guasti dei dispositivi on-field; incluse attività connesse a sistemi informativi e gestionali (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, etc.) e progettazione ed utilizzo di tecnologie di tracciamento (RFID, barcode, ecc)
A questo si aggiunge un elenco di tecnologie abilitanti Impresa 4.0 (punti facoltativi al fine della presentazione delle domanda)
Elenco 2: utilizzo di altre tecnologie digitali propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente elenco limitatamente ai servizi di consulenza
- sistemi di e-commerce
- sistemi di pagamento mobile e/o via Internet e fatturazione elettronica
- sistemi EDI, electronic data interchange
- geolocalizzazione
- tecnologie per l’in-store customer experience
- system integration applicata all’automazione dei processi
A quali fornitori rivolgersi per avere diritto al voucher
Per usufruire dei benefici di questo bando l’impresa dovrà avvalersi esclusivamente di uno o più fornitori tra i seguenti:
- centri di ricerca e trasferimento tecnologico, Competence center di cui al Piano Impresa 4.0, parchi scientifici e tecnologici, centri per l’innovazione, Tecnopoli, cluster tecnologici ed altre strutture per il trasferimento tecnologico, accreditati o riconosciuti da normative o atti amministrativi regionali o nazionali;
- Incubatori certificati di cui all’art. 25 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 convertito, con modificazioni, dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 e s.m.i. e incubatori regionali accreditati;
- FABLAB, definiti come centri attrezzati per la fabbricazione digitale che rispettino irequisiti internazionali definiti nella FabLab Charter (http://fab.cba.mit.edu/about/charter/);
- centri di trasferimento tecnologico su tematiche Industria 4.0 come definiti dal D.M. 22 maggio 2017 (MiSE);
- start-up e PMI innovative
- ulteriori fornitori a condizione che essi abbiano realizzato nell’ultimo triennio almeno tre attività per servizi di consulenza alle imprese nell’ambito delle tecnologie di cui all’art. 2, comma 2, Elenco 1 del Bando.
- Infine, solo per i servizi di formazione: agenzie formative accreditate dalle Regioni, Università e Scuole di Alta formazione riconosciute dal MIUR, Istituti Tecnici Superiori.
Quali sono le spese ammissibili
Sono ammissibili le spese per servizi di consulenza relativi ad una o più tecnologie tra quelle previste all’art. 2, comma 2, del presente Bando, erogati dai fornitori specificati all’art. 6, comma 2, e le spese per formazione esclusivamente se essa riguarda una o più tecnologie tra quelle previste dall’Elenco 1 dell’art. 2, comma 2.
Sono ammissibili solo i costi direttamente relativi alla fornitura dei servizi di consulenza o formazione previsti dal presente Bando, con esclusione delle spese di trasporto, vitto e alloggio, comunicazione e generali sostenute dalle imprese beneficiarie dei voucher.
Sono ammissibili le spese sostenute a partire dal 01.06.2017: la fatturazione, il pagamento o l’erogazione del servizio, anche se parziali, in data precedente comporteranno la totale esclusione dall’agevolazione.
I servizi di consulenza o formazione non potranno in nessun caso ricomprendere le seguenti attività:
- assistenza per acquisizione certificazioni (es. ISO, EMAS, ecc.);
- supporto e assistenza per adeguamenti a norme di legge o di consulenza/assistenza relativa a tematiche di tipo fiscale, finanziario o giuridico; formazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente.
Le spese devono essere sostenute a partire dal 01.06.2017 e fino al 180° giorno successivo alla data della Determinazione dirigenziale di concessione del contributo.
Per essere ammessi al contributo i progetti devono superare un importo minimo di investimento di 2.000 euro. Non è previsto, invece, un tetto massimo di investimento.
L’importo delle spese comunicato in preventivo è quello sulla base del quale si stabilisce la verifica della realizzazione del minimo del 70% delle spese previste ai fini dell’ammissione alla liquidazione. Il contributo viene concesso in misura fissa e liquidato sulla base delle spese effettivamente sostenute, fatturate e integralmente quietanzate.