“Il primo decreto che farò come ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico si chiamerà Decreto Dignità e servirà solo ed esclusivamente per ristabilire i diritti sociali dei cittadini”. Così il neo ministro dello sviluppo economico e del lavoro Luigi Di Maio inizia un messaggio ai suoi elettori pubblicato sul Blog delle Stelle. “In questi anni, con la scusa dell’urgenza, sono stati fatti decreti per tutto e per il contrario di tutto. Fondamentalmente però sono sempre stati decreti che servivano per fare gli interessi dei partiti o dei loro amici. Pensiamo ad esempio ai decreti banche che hanno salvato delle posizioni di rendita e hanno massacrato i risparmiatori. Il tempo in cui lo Stato si comportava in questo modo è finito”.
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I quattro punti del Decreto Dignità
Il “Decreto Dignità” tratterà quattro “punti fondamentali da cui è necessario partire per ristabilire un principio che in questi anni è stato calpestato: il cittadino al centro”.
Il primo, già annunciato al momento del suo insediamento, è l’eliminazione di spesometro, redditometro e studi di settore per le imprese. “L’era della martirizzazione degli imprenditori è finita. Ora gli imprenditori avranno lo Stato dalla loro parte”.
Il secondo punto comprenderà misure per disincentivare le delocalizzazioni: “chi prende fondi pubblici non può andare all’estero. Se lo Stato ti dà una mano il lavoro lo devi creare in Italia e devi dare lavoro ben retribuito e tutelato ai lavoratori italiani”.
Terzo, la lotta alla precarietà. “Il Jobs Act è andato nella direzione dell’eliminazione di diritti e tutele, noi faremo esattamente l’opposto”.
Quarto punto, lo “stop” alla pubblicità del gioco d’azzardo: “così come è vietata la pubblicità delle sigarette, sarà vietata quella del gioco d’azzardo. Entrambi nuociono gravemente alla salute dei cittadini”.
In legge di bilancio il fondo per il reddito di cittadinanza
Di Maio spiega, inoltre, che nella prossima legge di bilancio sarà finanziato un “fondo per il reddito di cittadinanza in modo da renderlo operativo il prima possibile”.
La dignità dei cittadini – conclude Di Maio – “deve tornare al primo posto e tutti i nostri poteri al governo del Paese li useremo in quest’ottica e nell’interesse esclusivo degli italiani”.