Macchine e sistemi di assemblaggio, un settore che ha sete di innovazione

I costruttori di macchine e sistemi per l’assemblaggio sono un’eccellenza del made in Italy che intende rispondere alle sfide poste dalla crescente personalizzazione di queste soluzioni facendo il “pieno” di innovazione. L’indagine del Politecnico di Milano sull’evoluzione del settore.

Pubblicato il 09 Mag 2018

assemblaggio

I costruttori di macchine e sistemi per l’assemblaggio sono un’eccellenza del “made in Italy” che intende rispondere alle sfide poste dalla crescente personalizzazione di queste soluzioni facendo il “pieno” di innovazione. È questo il messaggio che emerge con chiarezza dall'”Analisi dei fabbisogni tecnologici del comparto macchine per assemblaggio. Automazione. Digitale. Fluid Power” realizzata dal professor Giambattista Gruosso del Politecnico di Milano.

Piccole imprese a cui piace l’automazione

L’indagine, basata su un significativo campione di aziende del comparto, si è basata su un’analisi quantitativa sui bilanci e su un questionario qualitativo e quantitativo somministrato a una quarantina di imprese, gran parte delle quali micro o piccole (complessivamente il 70% del campione). L’81% delle aziende intervistate ha dichiarato di avere già un grado di automazione elettrica medio-alto o alto. Le tecnologie più utilizzate sono PLC, sensori, sistemi di visione e robot; anche il livello di automazione pneumatica è medio-alto o alto per il 69% degli intervistati, che utilizza prevalentemente elettrovalvole e cilindri pneumatici.

La sorpresa big data

L’elevato livello di maturità tecnologica è confermato da alcune sorprese: il 65% delle aziende intervistate ha dichiarato di utilizzare tecnologie “big data o analytics”; altrettante dichiarano di utilizzare sistemi di visione, mentre la metà usano software di progettazione e robot.

Nonostante l’adozione diffusa di diverse tecnologie, il settore si dimostra comunque assetato di innovazione. Per il prossimo futuro l’interesse – stando a quanto emerge dall’analisi – è catturato in particolar modo dai software basati sull’intelligenza artificiale, dalla sensoristica avanzata, dalla crescente elettrificazione degli attuatori e da soluzioni per la gestione del dato digitale, dall’RFID a IOLink. A cosa serviranno queste tecnologie? Ad accrescere flessibilità e riconfigurabilità delle linee e a ridurre i tempi necessari a gestire i cambi prodotto.

Ma il comparto è consapevole che servirà anche una crescita dimensionale delle imprese e, soprattutto, un percorso formativo per i collaboratori. Perché, per dirla con Gianluigi Viscardi, presidente di Cosberg e del Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente, intervenuto nel corso della mattinata, al centro della fabbrica intelligente c’è sempre l’uomo.

Le associazioni: fare sistema

A commentare la presentazione del rapporto sono intervenuti Michele Viscardi, presidente di Aidam, l’Associazione Italiana di Automazione Meccatronica, Marco Vecchio, segretario di ANIE Automazione, e Domenico Di Monte, presidente di Assofluid, l’Associazione Italiana dei Costruttori ed Operatori del Settore Oleoidraulico e Pneumatico, tra i promotori dello studio insieme a SPS Italia, la fiera dell’Automazione e del Digitale (22-24 maggio, Parma), e Assiot, l’Associazione italiana costruttori organi di trasmissione e ingranaggi.

“La disoccupazione nel territorio in cui operiamo è bassa – spiega Viscardi – e la cosa più difficile per noi è trovare competenze sul mercato. Per questo abbiamo attivato diversi progetti per creare nuovi percorsi specializzati mirati a creare una figura che sia pronta a lavorare nel settore dell’assemblaggio, un meccatronico che abbia una maggiore specializzazione sull’impiantistica”.

“Portare educazione sul territorio, non solo agli operatori ma anche ai manager e agli imprenditori, è ormai diventato di importanza fondamentale: molti infatti ancora non hanno ancora compreso la portata epocale di questo momento di transizione”, commenta Vecchio. “Per questo ci facciamo promotori insieme a Messe Frankfurt Italia di una serie di forum, come quello sul telecontrollo o sulla meccatronica, che hanno proprio l’obiettivo di discutere di questi temi. Nel 2019 l’offerta dei Forum si arricchirà di due nuovi appuntamenti: uno sul software industriale il 6 febbraio a Milano e uno sulla visione il 19 giugno a Bologna, che organizzerà un gruppo di lavoro che abbiamo creato insieme ad Aidam”.

“Il ruolo delle associazioni è cambiato”, conclude Di Monte. “La maggior parte di queste realtà è nata per consentire ad aziende che operano nello stesso comparto di mettere a fattor comune risorse e accedere a servizi altrimenti indisponibili. Oggi invece dobbiamo fare sistema per risolvere i problemi dei clienti, offrendo tecnologie e competenze complementari”.

Il saper fare italiano in vetrina a SPS Italia

Nella prossima edizione di SPS Italia, dal 22 al 24 maggio a Parma, al “saper fare” di questo comparto è dedicata l’area “4.it -Dal Saper fare al Machine Learning” nel padiglione 7 della fiera. Sviluppato proprio in collaborazione con Aidam, questo progetto ha l’obiettivo di mostrare soluzioni di integrazione tecnologica implementate da imprese italiane. Le soluzioni meccatroniche presentate, infatti, mostreranno l’integrazione tra automazione, motion control, sistemi di misura e di visione, ma anche di sistemi di simulazione avanzata, analytics e Big Data che insieme danno vita a soluzioni in grado di abilitare nuovi processi e di nuove lavorazioni.

Le video interviste

Qui di seguito vi lasciamo i link per vedere le nostre interviste a

Giambattista Gruosso (Politecnico di Milano): l’innovazione passa dai servizi

Michele Viscardi (Aidam): un comparto fatto da imprese piccole ma competitive

Marco Vecchio (ANIE Automazione): a giugno 2019 un Forum sui sistemi di visione

Domenico Di Monte (Assofluid): verso una filiera 4.0. Come cambia il ruolo delle associazioni

Francesca Selva (SPS Italia): assemblaggio protagonista del progetto “4.it dal saper fare al machine learning”

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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