Dati Istat: a febbraio cresciuto il fatturato ma in calo gli ordinativi

Pubblicato il 19 Apr 2018

istat produzione febbraio 2018

Il fatturato dell’industria torna a crescere dello 0,5% nel mese di febbraio e recupera (solo parzialmente) quanto era perso nel mese precedente, tornando al livello di novembre 2017. Scendono, invece, gli ordinativi che registrano un lieve calo congiunturale dello 0,6%, il secondo consecutivo dopo il -4,6% di gennaio.  

A “trainare” la crescita del fatturato il mercato interno mentre per gli ordinativi si stima una lieve crescita sui mercati esteri.  In flessione i beni di consumo mentre crescono quelli strumentali. Tra i comparti industriali la crescita maggiore si registra nella metallurgia mentre calano tessile e abbigliamento. L’indice grezzo degli ordinativi, invece, segna un calo sensibile nella fabbricazione di mezzi di trasporto.

È questa, in estrema sintesi, la situazione del fatturato e degli ordinativi nell’industria italiana secondo i dati elaborati dall’Istat che ha diffuso la nota relativa al mese di febbraio 2018 che mostra come questa dinamica congiunturale si va a collocare in un contesto di espansione che è iniziata nel secondo semestre del 2016. 

In crescita i beni strumentali

Andando nel dettaglio a febbraio si stima che il fatturato dell’industria aumenti su base congiunturale dello 0,5%, dopo la marcata flessione del mese precedente. Nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo cresce dell’1,8% sui tre mesi precedenti. Gli ordinativi registrano un lieve calo congiunturale (-0,6%), che segue quello del mese precedente; nella media degli ultimi tre mesi, invece, l’indice mostra una crescita del 2,4% sui tre mesi precedenti.

L’andamento congiunturale del fatturato a febbraio è trainato da un incremento sul mercato interno (+0,8%), mentre una lieve flessione si registra su quello estero (-0,1%). Per gli ordinativi, quelli interni diminuiscono dell’1,1%, mentre per quelli esteri si stima una leggera crescita pari allo 0,1%.

Gli indici destagionalizzati del fatturato per raggruppamenti principali di industrie segnano il maggior incremento congiunturale per i beni strumentali (+3,2%), mentre i beni di consumo mostrano la flessione più rilevante (-0,9%).

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 20 come a febbraio 2017), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 3,4%, con incrementi del 3,8% sul mercato interno e del 3,0% su quello estero. Per il fatturato l’incremento tendenziale più rilevante si registra nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+9,2%), la maggiore diminuzione riguarda invece le industrie tessili e abbigliamento (-4,6%). L’indice grezzo degli ordinativi segna un aumento tendenziale del 3,4%. L’incremento maggiore si registra nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+10,8%); l’unica diminuzione si osserva nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-12,9%).

Il commento dell’Istat

“Per quanto riguarda i mercati di destinazione – spiega l’Istat – la componente estera, che era risultata la più dinamica per gran parte del 2017, ha subito un progressivo rallentamento negli ultimi quattro mesi a fronte di una contenuta crescita della componente interna. Tuttavia, su base annua la crescita del fatturato appare equilibrata rispetto ai mercati di sbocco, con dinamiche molto simili per mercato interno ed estero. Gli ordini registrano una flessione congiunturale per il secondo mese consecutivo; nel confronto tendenziale – conclude la nota – il consistente calo registrato nei mezzi di trasporto è dovuto soprattutto alla cantieristica.

Valuta la qualità di questo articolo

C
Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 5