Voucher per la digitalizzazione, il “miraggio” dei 10.000 euro: il Mise cerca nuovi fondi

Pubblicato il 16 Mar 2018

voucher

Sarà una sfida complessa quella che attende il Ministero dello Sviluppo Economico, che ha intenzione di reperire ulteriori fondi per non deludere le aspettative delle oltre 90 mila piccole e medie imprese che hanno richiesto il Voucher per la digitalizzazione. Questa iniziativa – lo ricordiamo – prevede la concessione di un bonus per un valore pari al 50% di una serie di spese per progetti di digitalizzazione fino a un massimo di 10.000 euro.

Per evitare i problemi tipici delle iniziative che prevedono un “click day” e di dover porre un limite alle richieste, le imprese hanno avuto a disposizione diversi giorni (a inizio febbraio) per depositare le domande e non è stato posto un tetto al numero delle domande. In caso queste avessero superato le risorse stanziate, si sarebbe provveduto a “scalare” in proporzione gli importi concessi alle imprese.

Se, per esempio, le richieste fossero state il doppio rispetto alle risorse, si sarebbe assegnata la metà delle somme a ciascuna domanda validamente depositata.

Troppe domande e pochi fondi, Ministero al bivio

Sul sito del ministero sono infatti stati pubblicati gli elenchi, divisi su base regionale, delle imprese ammesse all’incentivo. E i peggiori timori si sono avverati: i 100 milioni di euro messi a disposizione dal Mise sono, come era prevedibile, clamorosamente inferiori alla cifra complessivamente necessaria a soddisfare la richiesta dalle oltre 90.000 imprese che sono state ritenute idonee e hanno quindi acquisito il diritto ad accedere all’incentivo.

Per non dover ridurre troppo l’importo del voucher ora il Ministero cercherà un modo per soddisfare le richieste di finanziamento degli investimenti. Nell’elenco pubblicato, infatti, non è stato indicato l’importo del Voucher concedibile, in attesa di capire se è possibile integrare la copertura finanziaria dell’intervento per arrivare se non proprio alla cifra annunciata a una giusta via di mezzo.

Intanto il Mise ha pubblicato un nuovo decreto direttoriale che aggiorna la procedura esecutiva in alcune fasi.

Spese al via per le imprese

Che cosa succede ora? Da subito le imprese potranno cominciare ad effettuare le spese programmate nei progetti di digitalizzazione e di ammodernamento tecnologico presentate. Gli acquisti potranno essere effettuati nei prossimi sei mesi e la documentazione andrà trasmessa non oltre i successivi 90 giorni.

Nel frattempo il Ministero provvederà a pubblicare l’elenco delle imprese per le quali le previste verifiche sulle dichiarazioni rilasciate all’atto della domanda si saranno concluse positivamente. Solo in questa fase sarà indicato l’importo del Voucher che verrà assegnato a ciascuna impresa, determinato sulla base delle risorse finanziarie che sarà stato possibile destinare complessivamente all’intervento.

Contributi dal 14 settembre

Con decreto direttoriale del 29/03/2018 firmato Carlo Sappino, il Ministero stabilisce che “le imprese iscritte nel provvedimento cumulativo di prenotazione […] possono presentare le richieste di erogazione a partire dal 14 settembre 2018 ed entro il termine ultimo previsto dall’articolo 6, comma 9, del medesimo decreto, come sostituito dal decreto direttoriale 14 marzo 2018, anch’esso citato in premessa”.

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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