Incentivi per giovani e donne che vogliono avviare una nuova impresa

Rifinanziata con 150 milioni di euro la misura “Oltre Nuove imprese a tasso zero” che punta a sostenere la creazione e lo sviluppo di micro e piccole imprese composte in prevalenza o totalmente da giovani tra i 18 e i 35 anni, oppure da donne di tutte le età. Lo sportello per presentare le domande verrà riaperto a partire dalle ore 12 del 24 marzo 2022.

Pubblicato il 17 Mar 2022

imprenditoria femminile

Supportare giovani e donne che vogliono avviare nuove imprese su tutto il territorio nazionale: è questo l’obiettivo del decreto del Ministero dello Sviluppo economico che rifinanzia con una dotazione di 150 milioni di euro la misura “Oltre Nuove imprese a tasso zero”.

La misura punta a sostenere la creazione e lo sviluppo di micro e piccole imprese composte in prevalenza o totalmente da giovani tra i 18 e i 35 anni, oppure da donne di tutte le età.

“Con le risorse già stanziate dalla legge di bilancio, il Ministero dello sviluppo economico punta a sostenere le competenze e la creatività di giovani e donne che vogliono avviare nuove attività imprenditoriali e realizzare progetti innovativi”, commenta il ministro Giancarlo Giorgetti.

Il Ministro, inoltre, ha già stabilito di finanziare ulteriormente la linea di intervento dedicata nella misura “Oltre Nuove imprese a tasso zero” al sostegno dell’imprenditoria femminile con 100 milioni di euro del PNRR.

Oltre Nuove imprese a tasso zero, a chi si rivolgono le agevolazioni

La misura si rivolge a micro e piccole imprese costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione e in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni ovvero da donne.

Possono accedere anche le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa purché esse facciano pervenire la documentazione necessaria a comprovarne l’avvenuta costituzione entro i termini indicati nella comunicazione di ammissione alle agevolazioni.

Sono ammissibili le iniziative, realizzabili su tutto il territorio nazionale, promosse nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone ivi compresi quelli afferenti all’innovazione sociale
  • commercio di beni e servizi
  • turismo ivi incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché’ le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza

Le spese ammissibili

Le agevolazioni assumono la forma di finanziamento agevolato, a tasso zero, della durata massima di dieci anni, e di contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile.

Per le imprese costituite da non più di 36 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, in misura pari al 20% (e con un massimale di 1,5 milioni di euro) delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, brevetti e licenze d’uso.

Per le imprese costituite da non più di 60 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, in misura pari al 15% delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, per un massimale di 3 milioni di euro.

In caso di esaurimento delle risorse finanziarie destinate al contributo a fondo perduto, le agevolazioni sono concesse nella sola forma di finanziamento agevolato.

Al fine di fornire un ulteriore sostegno alle imprese di più recente costituzione la misura prevede inoltre l’offerta di servizi di tutoraggio. I programmi dovranno essere realizzati entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Le agevolazioni sono erogate per stati avanzamento lavori (SAL) in non più di 5 quote, comprensive dell’ultima a saldo. Al fine di favorire maggiormente la sostenibilità finanziaria dei programmi di investimento, l’erogazione delle singole quote può avvenire a fronte della presentazione di titoli di spesa anche non quietanzati, purché nei limiti del 20% delle agevolazioni concesse nel caso del I SAL e del 30% per cento per i SAL successivi al primo.

Resta fermo che per ogni quota diversa dalla prima l’impresa è tenuta alla dimostrazione dell’effettivo pagamento, mediante esibizione delle relative quietanze, dei titoli di spesa presentati ai fini dell’erogazione precedente.

In alternativa alle modalità di erogazione sopra indicate, le singole erogazioni possono essere corrisposte sulla base di fatture di acquisto non quietanzate, purché vincolate ad un contratto di conto corrente di cui alla convenzione già stipulata tra il Ministero, il Soggetto gestore e l’Associazione Bancaria Italiana, in grado di garantire il pagamento ai fornitori dei beni agevolati in tempi celeri.

È, inoltre, prevista la possibilità per l’impresa di richiedere, previa presentazione di fideiussione bancaria, l’erogazione di una prima quota di agevolazione, non superiore al 40% dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse, a titolo di anticipazione.

Termini e modalità per richiedere l’agevolazione

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. Le nuove domande potranno essere inviate a partire dalle ore 12 del 24 marzo 2022.

La circolare dell’8 aprile 2021, che indica i criteri e le modalità di partecipazione stabilisce le che domande devono essere compilate compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione nel sito internet del Soggetto gestore (Invitalia).

Le domande devono essere firmate digitalmente (nel rispetto di quanto disposto dal Codice dell’Amministrazione Digitale di cui al decreto legislativo n. 82/2005) dal legale rappresentante o dalla persona fisica proponente per conto della società costituenda e devono essere corredate del piano di impresa, che deve contenere:

  • dati anagrafici e profilo del soggetto proponente
  • descrizione dell’attività proposta e gli elementi utili a determinare il costo del programma, la funzionalità e la coerenza delle spese di investimento oggetto del programma e l’idoneità della sede individuata
  • descrizione dei criteri di quantificazione delle esigenze di capitale circolante
  • analisi del mercato e relative strategie
  • aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi
  • aspetti economico-finanziari

Oltre al piano d’impresa, le domande devono contenere l’atto costitutivo e lo statuto della società, nonché l’attestazione delle agevolazioni richieste, come indicato nel punto 8.7 (b) della circolare dell’8 aprile 2021.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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