Fiducia delle imprese in risalita a febbraio, ulteriore peggioramento per quella dei consumatori

A febbraio si registra un leggero miglioramento della fiducia delle imprese, dopo il crollo registrato a gennaio. La ripresa dell’indice (che passa da 105,3 a 108,2) è trainata dal comparto dei servizi e delle costruzioni. Scende ancora, invece, la fiducia dei consumatori, con l’indice che tocca i valori più bassi da maggio 2021.

Pubblicato il 25 Feb 2022

fiducia imprese e consumatori febbraio 2022


A febbraio continua a scendere la fiducia dei consumatori, mentre quella delle imprese registra una leggera ripresa, dopo il crollo registrato a gennaio: i dati diffusi dall’Istat parlano infatti di una contrazione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori, che scende da 114,2 a 112,4, mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese sale da 105,3 a 108,2.

Per quanto riguarda la fiducia dei consumatori la flessione di febbraio – che porta l’indice a registrare i valori più bassi da maggio 2021 – è dovuta a un peggioramento di tutte le componenti, ad eccezione del clima futuro.

Più in dettaglio, il clima economico scende da 129,7 a 129,4, mentre il clima personale e quello corrente registrano una flessione più accentuata passando, rispettivamente, da 109,0 a 106,8 e da 114,7 a 109,6. L’unica componente a registrare un miglioramento è quella relativa ai giudizi sul clima futuro, che aumenta da 113,5 a 116,6.

Fiducia delle imprese in leggera risalita

A febbraio l’indice di fiducia delle imprese torna ad aumentare, dopo il calo deciso registrato lo scorso gennaio che aveva portato l’indice a registrare i valori più bassi degli ultimi 9 mesi. Il recupero è dovuto ad un diffuso miglioramento della fiducia nel comparto dei servizi e in quello delle costruzioni.

Scendendo nel dettaglio, l’analisi dell’andamento dell’indice nei quattro comparti analizzati mostrano segnali eterogenei. In particolare, l’indice di fiducia diminuisce nel comparto manifatturiero (da 113,7 a 113,4) e in quello del commercio al dettaglio (da 106,6 a 104,9) mentre aumenta nelle costruzioni (da 158,8 a 159,7) e, in misura marcata, nei servizi di mercato (da 94,9 a 100,5).

Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura peggiorano sia i giudizi sugli ordini sia le attese sulla produzione in presenza di un decumulo delle scorte.

Nel commercio al dettaglio, i giudizi sulle vendite si deteriorano, le scorte sono giudicate in accumulo mentre le attese sulle vendite sono in aumento. Per quanto attiene il comparto delle costruzioni e quello dei servizi, tutte le componenti sono in miglioramento.

In relazione all’andamento della fiducia nei macrosettori produttivi esaminati per ciascun comparto, nel manifatturiero si segnala una diminuzione nei beni strumentali a fronte di un aumento dell’indice nei beni intermedi e una stabilità nei beni di consumo.

Per le costruzioni si evidenzia un incremento nel settore della costruzione di edifici e, in particolare, in quello dei lavori di costruzione specializzati.

Con riferimento ai servizi, l’indice di fiducia aumenta in tutti i macrosettori, con una risalita più decisa nel trasporto e magazzinaggio e nell’informazione e comunicazione.

Relativamente ai circuiti distributivi del commercio al dettaglio, l’indice di fiducia registra una caduta nella distribuzione tradizionale e un aumento nella grande distribuzione.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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