Digital Europe, al via la seconda finestra con 17 bandi: 292 milioni per progetti di innovazione digitale

La Commissione Europea ha aperto la seconda finestra di bandi inerenti al Digital Europe Programme, il programma per la trasformazione digitale dei cittadini e delle imprese dell’Unione. Le risorse stanziate per questa finestra sono 292 milioni di euro, a supporto di 17 bandi rivolti a Intelligenza Artificiale, Blockchain, Cyber Security, educazione digitale e molto altro. Ecco i dettagli delle call aperte

Pubblicato il 23 Feb 2022

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Dati, Blockchain, competenze digitali avanzate, servizi digitali e Intelligenza Artificiale (AI): sono questi gli ambiti tematici del secondo ciclo di bandi aperti dalla Commissione Europea nell’ambito del Digital Europe Programme (Programma Europa Digitale), il piano di finanziamento UE per favorire la trasformazione digitale dell’Unione.

Dopo il primo ciclo di inviti a presentare proposte – che si chiuderà ufficialmente il 29 marzo, termine ultimo per presentare i progetti – le aziende interessate potranno presentare le proposte a partire dal 22 febbraio e fino al 17 maggio 2022.

Il totale delle risorse stanziate per questa seconda finestra è di 292 milioni di euro, a cui si aggiungono ulteriori 43 milioni di euro in sovvenzioni, per sostenere la cyber security nel settore sanitario e la realizzazione di una rete di centri per aiutare gli Stati membri ad attuare la pertinente legislazione dell’UE in materia.

Con la nuova finestra sono 17 i bandi aperti – che si vanno ad aggiungere ai tre ancora aperti nell’ambito della prima call for proposal – relativi a dati, cloud e AI (7); implementazione (4); cyber security (2); skill (1) e training (1); competenze (1); servizi digitali (1).

Digital Europe, le opportunità in ambito di dati, cloud e AI

L’obiettivo dei bandi aperti nell’ambito della seconda call for proposal è quello di rafforzare la capacità dell’UE di utilizzare l’Intelligenza Artificiale come motore per la trasformazione digitale del settore pubblico e privato dell’Unione.

Il budget totale a disposizione per i bandi relativi a questo ambito è di 156 milioni di euro, con la possibilità da parte della Commissione di incrementarlo di un ulteriore 20%. I progetti devono essere costruiti su modelli comuni e meccanismi di interoperabilità, partendo quindi dai risultati ottenuti con Horizon 2020 e altri programmi europei di ricerca.

Le agevolazioni saranno distribuite come sovvenzioni semplici (simple grants) e copriranno fino al 50% delle spese ammissibili (che riguardano le attività necessarie a raggiungere gli scopi e soddisfare i KPI indicati nella sezione 2 del bando)

La prima proposta aperta all’interno di questo ambito è rivolta alla creazione di un’infrastruttura digitale paneuropea che faciliti l’accesso alle immagini del cancro e ai relativi dati dei pazienti, nel pieno rispetto dei requisiti di protezione dei dati applicabili.

La lotta contro il cancro è infatti una delle cinque missioni prioritarie e trasversali individuate nell’ambito del Piano strategico di Horizon 2021-2024 ed è proprio attraverso le tecnologie digitali e la creazione di grandi data pool condivisi che l’Unione Europea intende accelerare gli sforzi in questo ambito.

Le azioni presentate all’interno di questo bando sosterranno la realizzazione dell’infrastruttura necessaria per collegare le banche dati europee (oggi frammentate) di immagini mediche relative diversi tipi di cancro, con una solida governance e un chiaro modello commerciale per la raccolta dei dati e il loro sfruttamento da parte di organizzazioni pubbliche e private dei Paesi ammissibili (controllori dei dati), dell’industria e degli innovatori.

I progetti presentati dovranno definire un modello di business sostenibile e creare un’entità di coordinamento che supervisionerà le attività, gestirà e manterrà il sistema e i suoi servizi, assicurando che gli accordi necessari siano in atto con tutte le parti interessate.

La call è rivolta a consorzi, che possono includere entità pubbliche e private come (ma non solo): amministrazioni pubbliche (a livello nazionale, regionale e locale), ospedali, centri medici, cliniche universitarie, istituti di cancro, istituti di ricerca, biobanche, agenzie di ricerca, infrastrutture di ricerca, organizzazioni senza scopo di lucro, aziende e PMI.

Il secondo bando è finalizzato a realizzare uno spazio europeo comune di dati sulla sicurezza per l’innovazione, consentendo la ricerca, lo sviluppo, il test, l’addestramento e la convalida di algoritmi per sistemi basati sull’IA per la sicurezza (intesa come applicazione della legge) basati su vari tipi di set di dati, compresi set di dati operativi resi anonimi.

Il bando intende coinvolgere autorità di prevenzione e contrasto ai crimini di almeno 3 Stati membri. La partecipazione delle autorità di polizia di altri Stati membri dell’UE è incoraggiata. Inoltre, sono incoraggiate a partecipare entità private o organizzazioni pubbliche e finanziate con fondi pubblici, compresi gli istituti di ricerca dei Paesi ammissibili. Per questa call, il budget totale stanziato dalla Commissione è di 8 milioni di euro.

Il terzo bando ha come finalità la condivisione di Open Data all’interno dell’UE per aumentare la disponibilità, la qualità e l’usabilità delle informazioni del settore pubblico, in conformità con il requisito della direttiva Open Data.

Il fine ultimo è promuovere il riutilizzo e la combinazione di dati pubblici aperti in tutta l’UE per lo sviluppo di prodotti e servizi informativi, comprese le applicazioni AI, per aiutare le aziende europee (comprese start-up e PMI) e il settore pubblico ad offrire servizi accessibili in tutto il territorio dell’Unione.

Il bando – per cui la Commissione ha stanziato un budget di 2o milioni di euro – si rivolge alle amministrazioni pubbliche individuate dalla direttiva Open Data come fornitori di dati, al settore pubblico e privato, comprese le PMI, ma anche alle istituzioni di ricerca e del mondo accademico, in quanto riutilizzatori dei dati.

Il quarto bando punta ad aumentare la produttività della manifattura europea attraverso l’Intelligenza Artificiale. A questo scopo, la Commissione Europea promuove, all’interno del programma Digital Europe, la creazione di una struttura di test e sperimentazione (Testing and Experimenting Facility, TEF) che fornirà l’accesso (fisico e virtuale) a risorse produttive reali che possono essere utilizzate per testare e sperimentare soluzioni AI.

La TEF si concentrerà su tre aree principali: applicazioni di AI volte all’automazione di tutti i processi di fabbrica; robotica mobile e collaborativa; soluzioni volte a promuovere l’economia circolare.

L’offerta che fornirà la struttura include:

  • Processi per test, metodologie e metriche, stabiliti attraverso il coinvolgimento delle competenze necessarie
  • servizi professionali di supporto per quanto riguarda gli aspetti tecnici dell’AI testing
  • accesso all’infrastruttura necessaria (reti 5G, high-power computing, laboratori e molto altro)
  • servizi professionali, qualora richiesti, volti al supporto del business in altri ambiti, inclusi (ma non limitati a) ambiti etici e legali
  • se necessario, supporto all’istituzione e all’operatività di sandbox normativi che potranno essere istituiti con le autorità nazionali

Le proposte presentate devono includere partner con una comprovata esperienza nella realizzazione delle aree sopra menzionate e fornire un’ampia rappresentazione degli stakeholder rilevanti per l’AI, la robotica e la trasformazione digitale della manifattura. Il budget totale messo a disposizione è di 30 milioni di euro.

Il quinto bando è rivolto alla creazione di una struttura TEF nell’ambito sanitario, che si concentrerà principalmente sugli aspetti tecnici (ad es. precisione, robustezza, sicurezza, protezione e conformità) e le prestazioni attese dagli utenti (per esempio efficienza, facilità d’uso, integrazione nei flussi di lavoro). Il TEF affronterà gli aspetti non tecnici solo se necessario, come il business case, la conformità con requisiti legali ed etici.

Anche questo bando – per cui la Commissione ha stanziato un budget di 30 milioni di euro –  è rivolto a tutti i soggetti con comprovata esperienza nelle attività incluse negli scopi della call e in grado di creare un network intra-europeo che coinvolga gli stakeholder rilevanti, nell’ambito dell’utilizzo delle tecnologie digitali, dell’AI e della robotica applicata al settore medicale.

Il sesto bando ha come obiettivo la creazione di una TEF nell’ambito agroalimentare, che avrà l’obiettivo di promuovere lo sviluppo dell’IA e delle tecnologie robotiche alimentate dall’IA nel settore agroalimentare, consentendo il pieno beneficio della trasformazione digitale e il passaggio a un’economia circolare per una produzione più sostenibile, accessibile, efficiente e competitiva sotto standard elevati.

In particolare, il Testing and Experimentation Facilities  cercherà di massimizzare l’adozione di soluzioni alimentate dall’AI nel settore agroalimentare per massimizzare l’impatto sulla competitività dell’agroalimentare e dei suoi principali attori

Le modalità di partecipazione al bando, anch’esso con un budget di 30 milioni di euro, sono le stesse indicate dalle altre call relative ai TEF.

L’ultimo bando relativo a dati, cloud e AI riguarda la creazione di una TEF in ambito di città e comunità intelligenti, con il compito di fornire agli innovatori europei una struttura di testing per le applicazioni della robotica e dell’AI rivolte all’ambiente urbano e alla comunità e ridurre così il time-to-market delle soluzioni.

Il budget stanziato dalla Commissione Europea per i progetti relativi a questo ambito è di 20 milioni di euro.

I bandi relativi alla cyber security

In ambito di cyber security la seconda call for proposal del programma Digital Europe contiene due bandi, per cui la Commissione ha stanziato 43 milioni di euro – con possibilità di incremento del 20% – da erogare come sovvenzioni semplici al 50%.

Il primo è rivolto allo sviluppo della rete di Centri Nazionali di Coordinamento (NCC) con gli Stati membri. I centri, lavorando insieme attraverso una rete, contribuiranno a costruire capacità in sicurezza informatica a livello nazionale e, qualora necessario, regionale.

Inoltre, questi centri, contribuiranno a promuovere la Comunità di Competenza sulla Cybersecurity in ogni Stato membro, contribuendo ad acquisire la capacità necessaria.

Con un budget di 33 milioni di euro, il bando si rivolge ai Centri Nazionali di Coordinamento che sono stati riconosciuti dalla Commissione come aventi la capacità di gestire fondi per raggiungere la missione e gli obiettivi stabiliti nel regolamento che istituisce il Centro di competenza europeo per la sicurezza informatica, industriale, tecnologica e di ricerca e la rete dei Centri di Coordinamento Nazionali.

Il secondo bando è rivolto a supportare la sicurezza informatica nel settore della sanità pubblica e si rivolge alle imprese, in particolar modo alle PMI. Proprio per questo, anche lo strumento agevolativo è diverso: si tratta infatti dello strumento europeo a supporto dell’azione delle PMI (SMEs Support Actions), che include quindi la possibilità di ricevere una sovvenzione con tasso di finanziamento compreso tra il 50% e il 75%.

I bandi di implementazione

I bandi di implementazione compresi nella seconda finestra di call for proposal sono quattro e sono rivolti ad ambiti distinti tra loro. Il budget totale è di 58 milioni di euro, con la possibilità di un aumento del 20%.

Il primo bando ha come obiettivo promuovere nel territorio europeo i servizi legati all’infrastruttura europea per la Blockchain (EBSI), promossa dalla partnership europea per la Blockchain (EBS).

L’EBSI sta già sviluppando casi d’uso in collaborazione con gli Stati membri e altri servizi della Commissione in cui sono state investite risorse significative e che avranno bisogno di un supporto continuo fino all’implementazione per motivi di continuità aziendale.

Scopo della call, per cui è stato stanziato un budget di 15 milioni di euro – da erogare attraverso sovvenzioni semplici (con un tasso di finanziamento al 50%) – è sostenere questi servizi e applicazioni transfrontalieri, facendo leva sulle priorità dell’EBP. Il bando si rivolge a consorzi che devono dimostrare di poter collaborare per il raggiungimento degli obiettivi indicati a livello transfrontaliero.

Il consorzio può includere autorità nazionali degli Stati membri, fornitori di servizi privati e pubblici, operatori dei nodi e provider di digital wallet.

Il secondo bando è sempre legato alla blockchain e si pone tre obiettivi principali:

  • contribuire all’implementazione del capitolo Blockchain del Rolling Plan per la standardizzazione ICT
  • rafforzare il legame tra l’EBSI e le attività di standardizzazione e specifiche tecniche internazionali ed europee della blockchain/Distributed Ledger Technologies (DLT)
  • rafforzare la partecipazione di start-up europee, PMI ed esperti indipendenti nello sviluppo di standard e specifiche tecniche blockchain/DLT

Il bando è aperto a consorzi di soggetti, che dovrebbero includere un mix di diverse parti interessate necessarie per contribuire alle attività di standardizzazione della blockchain/DLT. Le organizzazioni partecipanti dovrebbero dimostrare ruoli complementari nella proposta, permettendo l’implementazione completa dei compiti chiave.

Sono particolarmente incoraggiati a candidarsi: autorità degli Stati membri; associazioni pubbliche e private/fornitori di servizi che lavorano con la standardizzazione di blockchain/DLT; Organizzazioni che hanno esperienza in attività di standardizzazione blockchain/DLT; partecipanti a programmi di ricerca europei, come Horizon 2020.

Questo bando rientra all’interno delle Coordination and Support Actions – ovvero le azioni di coordinamento e di supporto che hanno l’obiettivo di sostenere le politiche dell’UE – che prevede un funding rate del 100%, ossia la copertura totale delle spese ammissibili sostenute per il progetto. Il budget stanziato è di 1 milione di euro.

L’oggetto del terzo bando è il sostegno all’implementazione del quadro europeo dell’identità digitale e all’implementazione del sistema Once Only, nell’ambito del regolamento del Single Digital Gateway.

L’obiettivo è quello di sostenere la sperimentazione dei Portafogli europei di identità digitale da parte degli Stati membri e delle parti interessate, in conformità con il toolbox comune dell’Unione e l’applicazione di riferimento del Portafoglio che sarà messa a disposizione degli Stati membri.

La call punta a raccogliere proposte presentate dagli enti governativi responsabili dell’emissione dei Portafogli d’identità digitali europei. Inoltre, i consorzi dovrebbero includere le persone fisiche e giuridiche necessarie per assicurare il raggiungimento degli obiettivi stabiliti, tra cui:

  • Agenzie nazionali responsabili dell’implementazione delle infrastrutture pertinenti e delle iniziative transfrontaliere nel settore pertinente
  • soggetti pubblici e privati che fanno affidamento, inclusi, ma non limitati a quelli necessari per il pilotaggio di uno specifico scenario d’uso
  • fornitori di attributi/credenziali/attestazioni
  • utenti del portafoglio e cittadini e residenti dell’UE che testano le funzionalità del portafoglio

Per assicurare il funzionamento transfrontaliero del wallet, i consorzi devono coinvolgere almeno tre Stati membri. Il budget a disposizione è di 37 milioni di euro, da distribuire con sovvenzioni al 50%.

Il quarto bando è rivolto all’utilizzo dell’AI in ambito di prevenzione del crimine e tutela della sicurezza interna. L’obiettivo generale è quello di consentire la convalida finale e di promuovere l’adozione di sistemi di intelligenza artificiale (AI) per l’applicazione della legge (LE) eseguendo progetti pilota su larga scala nelle sedi delle Law Enforcement Agencies (LEAs).

Questo è necessario, poiché i sistemi di AI per le forze dell’ordine hanno bisogno, nella maggior parte dei casi, di una convalida finale su set di dati operativi reali a cui si può accedere solo in ambienti protetti indipendenti.

Il bando si rivolge principalmente alle agenzie incaricate della sicurezza pubblica, che dovranno essere sostenute da soggetti pubblici o privati nell’implementazione dei servizi. Il budget a disposizione è di 5 milioni di euro, da distribuire secondo le modalità del SME Support Actions, quindi sovvenzioni con tassi fino al 75%.

Le altre opportunità aperte

La seconda call del programma Digital Europe include anche bandi relativi a:

  • L’accordo quadro di partenariato dell’incubatore GovTech, che mira a promuovere la collaborazione transfrontaliera tra le agenzie di digitalizzazione nei diversi Stati membri e Paesi associati al programma, coinvolgendo anche attori GovTech del settore privato e del mondo accademico. Con un budget di 6 milioni di euro (Framework Partnerships), il bando si rivolge a GovTech Labs, Innovation Labs dell’UE e dei paesi associati, start-up e PMI del settore GovTech, associazioni CivicTech
  • azioni a supporto dell’implementazione di un data space per la trasformazione digitale del settore di tutela del patrimonio culturale dell’Unione, rivolto a PMI e a consorzi formati da almeno tre Paesi membri. Il budget è di 4 milioni di euro da distribuire con sovvenzioni a supporto dell’azione delle PMI (50%-75% funding rate)
  • trasformazione digitale del settore educativo europeo, a supporto del Digital Education Action Plan 2021-2027. Si rivolge ad autorità pubbliche, istituzioni accademiche, PMI, centri di ricerca, organizzazioni non governative ed altri attori. Con un budget di 3 milioni di euro, i progetti avranno una funding rate del 100%
  • creazione di corsi di training brevi per lo sviluppo delle competenze digitali della forza lavoro, con particolare attenzione ai lavoratori delle PMI. Con un budget di 25 milioni di euro, da distribuire attraverso lo strumento SMEs Support Actions, la call si rivolge a parteneratiati composti da almeno tre fornitori di servizi educativi provenienti da altrettanti Paesi membri, almeno tre business (sempre appartnenenti a tre diversi Stati membri dell’UE). La collaborazione con i Digital Innovation Hub europei è fortemente incoraggiata

Come partecipare

La presentazione delle proposte deve avvenire esclusivamente online attraverso il portale dedicato. Lo sportello per la presentazione delle domande è stato aperto in data 22 febbraio e sarà attivo fino alle ore 17:00 (CEST) del 17 maggio 2022.

La fase di valutazione delle proposte avverrà tra giugno e luglio 2022 ed entro agosto verrà data comunicazione dell’esito. I soggetti che hanno presentato i progetti che saranno ritenuti adatti a ricevere i finanziamenti firmeranno il contratto di sovvenzione entro dicembre 2022.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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