Operativa la Fondazione Enea Tech e Biomedical, Tria nominato presidente

La nomina del presidente Giovanni Tria e degli altri componenti del direttivo conclude l’iter per rendere operativa la Fondazione Enea Tech e Biomedical, che gestirà per conto del Ministero dello Sviluppo economico sia il “Fondo per il trasferimento tecnologico”, sia il nuovo “Fondo per la ricerca e lo sviluppo industriale biomedico” (istituito con la Legge di bilancio). I due fondi mettono a disposizione oltre 500 milioni di euro per investimenti in trasferimento tecnologico, ricerca e sviluppo industriale biomedico.

Pubblicato il 07 Gen 2022

settore biotecnologie

Giunge al termine il percorso per rendere operativa la nuova Fondazione “Enea Tech e Biomedical”, che avrà il compito di sostenere investimenti in attività di ricerca e trasferimento tecnologico in settori di rilevanza strategica per la competitività del Paese.

La Corte dei Conti ha infatti registrato il decreto di nomina del Presidente Giovanni Tria e degli altri componenti del direttivo: Sergio Abrignani, Paolo Bonaretti, Marco Baccanti e Maria Cristina Porta.

La nuova fondazione gestirà per conto del Ministero dello Sviluppo economico sia il “Fondo per il trasferimento tecnologico”, sia il nuovo “Fondo per la ricerca e lo sviluppo industriale biomedico”, istituito con la Legge di bilancio.

I due fondi avranno a disposizione una dotazione finanziaria iniziale di oltre 500 milioni di euro, finalizzata a sostenere investimenti in attività di ricerca e trasferimento tecnologico, favorendo anche la collaborazione tra PMI, startup innovative e Università (e più in generale tra mondo della ricerca e imprese), in settori di rilevanza strategica per la competitività del Paese, quali salute, green economy, robotica e Intelligenza Artificiale.

La Fondazione Enea Tech e Biomedical ha infatti esteso, come era stato previsto dal decreto Sostegni bis, l’ambito di applicazione dei suoi interventi anche agli investimenti nel settore biomedicale per realizzare poli nazionali per la ricerca e lo sviluppo di farmaci e vaccini rafforzando, lungo tutta la filiera produttiva, le infrastrutture di ricerca, sperimentazione e produzione.

Si tratta di una misura introdotta su volontà del ministro Giorgetti per favorire, sia in termini di capacità produttiva sia di trasferimento tecnologico, la collaborazione e la sinergia tra l’industria farmaceutica e i centri di ricerca presenti nel nostro Paese.

La Fondazione potrà promuovere gli investimenti sia aggregando risorse proprie a quelle dei due fondi citati, sia in coordinamento o co-investimento con imprese, altri fondi istituzionali e privati, organismi e enti pubblici italiani e esteri, inclusi quelli territoriali, nonché attraverso l’utilizzo di risorse dell’Unione europea.

A questo scopo, lo scorso 15 aprile la Fondazione ha stretto un accordo con gli otto Competence Center presenti sul territorio nazionale (Artes 4.0, Bi-Rex, Cim 4.0, Cyber 4.0, Made, Meditech, Smact e Start 4.0), per individuare, elaborare e attivare specifiche collaborazioni su progetti e attività di servizio per lo sviluppo degli investimenti in tecnologie, ricerca e formazione in ambito Industria 4.0.

Valuta la qualità di questo articolo

C
Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 5