MetApprendo, la piattaforma realizzata da sindacati e imprese a supporto della formazione continua

Per aiutare le imprese a fornire e registrare formazione continua sulle competenze a loro fondamentali, Federmeccanica, Assistal, Fim, Fiom e Uilm mettono in campo il progetto MetApprendo. Il progetto punta alla realizzazione di una piattaforma che fornirà alle imprese servizi utili alla formazione, da realizzare con un approccio “bottom-up”, che prevede il coinvolgimento di imprese da tutta Italia per comprendere le loro necessità legate alla formazione della forza lavoro.

Pubblicato il 30 Set 2021

produzione industriale


Realizzare una piattaforma accessibile, flessibile e conveniente per agevolare le imprese nell’organizzazione della formazione continua per tutti i lavoratori delle imprese metalmeccaniche e dell’installazione di impianti: è questo lo scopo di MetApprendo, il progetto promosso da Federmeccanica, Assistal, Fim, Fiom e Uilm.

MetApprendo fornirà servizi alle imprese partendo dalle esigenze attuali più sentite e verrà incrementato nel tempo. Per svilupparlo è stato previsto nel CCNL un contributo una tantum delle aziende metalmeccaniche, meccatroniche e dell’installazione di impianti pari a euro 1,50 per dipendente.

Il progetto punta a fornire alle imprese gli strumenti necessari per la formazione continua, essenziale per aggiornare le competenze dei lavoratori e chiudere il gap di competenze tra domanda e offerta.

Per la realizzazione del progetto si seguirà un approccio “bottom-up”. L’Associazione MetApprendo, costituita proprio dalle parti sociali firmatarie del CCNL, darà forma al progetto partendo dall’ascolto delle esigenze delle imprese di tutta Italia, grandi, medie e piccole. Insieme ad esse verranno individuati i servizi prioritari da mettere a disposizione sulla piattaforma.

Una prima sezione, aperta a tutti, conterrà diversi format che aiuteranno le aziende a capire come fare l’analisi del proprio fabbisogno formativo, come diversificare, ampliare e pianificare la formazione, come e perché è importante registrare la formazione effettuata, verrà inoltre messo a disposizione un piano di rafforzamento delle competenze digitali.

Le aziende – e di conseguenza i dipendenti – che si accrediteranno avranno la possibilità di accedere all’area riservata che conterrà diversi strumenti utili ad organizzare la formazione.

Ad esempio, potranno registrare tutta la formazione fatta mediante tecnologia Blockchain, mentre i lavoratori potranno avere a disposizione un proprio “dossier digitale”, un documento intestato ad ogni singolo dipendente, che racconta la storia e il percorso formativo che lo accompagnerà in tutto il suo percorso professionale.

Inoltre, la piattaforma metterà a disposizione dei dipendenti pillole formative su competenze trasversali, tecniche di base, linguistiche o digitali.

“Investire sulle competenze e sulla professionalità significa rendere le aziende più competitive. Fare (e organizzare) una formazione mirata tuttavia non è semplice, così come in alcuni casi risulta complesso registrarla. Da queste considerazioni comuni, fatte insieme alle organizzazioni sindacali nel percorso di rinnovo del CCNL, deriva la nuova previsione contrattuale di realizzare strumenti per la formazione”, commenta Federico Visentin, Presidente di Federmeccanica.

L’iniziativa si collega a DigitalMEC, le linee guida messe a disposizione dei lavoratori metalmeccanici per fornire un supporto all’erogazione di competenze digitali di base, intermedie e avanzate.

“Attraverso questa iniziativa, che sarà collegata a DigitalMec per l’alfabetizzazione digitale, contiamo di dare un supporto operativo e allo stesso tempo far acquisire consapevolezza a tutti i soggetti interessati. Un’azione concreta ed un’operazione culturale da intraprendere insieme, a partire da oggi”, aggiunge.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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