Ecco RoBee, il robot umanoide brianzolo che sarà sul mercato nel 2022

RoBee, prodotto dall’azienda brianzola Oversonic Robotics, verrà venduto sul mercato a un prezzo di 120 mila euro (e 20 mila di fee annuale). Esteticamente e operativamente replica la struttura meccanica del corpo umano, con 40 giunti mobili e un set completo di sensori che gli consentono di vedere e navigare autonomamente lo spazio circostante.

Pubblicato il 27 Set 2021

Robee Oversnoic

A poche settimane dal roboante annuncio del TeslaBot da parte di Elon Musk, dalla Brianza arriva RoBee, il primo umanoide Made in Italy, prodotto dalla Oversonic Robotics, che a partire dal 2022 verrà venduto a un prezzo di acquisto di 120 mila euro (+20 mila di fee annuali). Frutto di 3 anni di sperimentazione, RoBee è il primo esemplare di una nuova era della robotica compatibile con la produzione di massa.

Si tratta a tutti gli effetti di un cobot industriale certificato, dotato di autonomia di movimento e intelligenza cognitiva, che potrà svolgere tutte quelle attività ripetitive e pericolose, che attualmente vengono svolte da lavoratori “umani”. 

Grazie a RoBee, le aziende che sceglieranno di adottarlo potranno ridurre considerevolmente i rischi fisici e psicologici per i propri dipendenti connessi a tali attività. Industriale e medicale saranno i principali ambiti di applicazione.

Cognitività: parola chiave

La cognitività è la parola chiave intorno alla quale costruire queste nuove macchine. La cognitività mette insieme due aspetti, uno astratto e uno concreto: da un lato, infatti, queste macchine sono, semplificando, delle app, ma dall’altro partecipano del nostro mondo, interagendo con noi in maniera operativa e autonoma. L’unione di questi due aspetti ci ha portati a sviluppare un progetto che dà a queste nuove macchine la capacità di essere contestualizzate”, spiega Fabio Puglia, presidente e fondatore di Oversonic Robotics.

“Ci siamo chiesti come la robotica potesse aiutare, ad esempio, all’interno di un reparto Covid, dove chi vi lavora è esposto a un alto rischio di contagio. In questo senso abbiamo pensato a una macchina in grado di sostituire efficacemente le persone non solo sul piano tecnico, ma anche dal punto di vista umano: RoBee infatti interagisce, parla, impara e soprattutto immagazzina le informazioni e le condivide”, afferma Paolo Denti, AD di Oversonic Robotics.

RoBee, un cobot industriale certificato

Ma com’è strutturalmente RoBee? Partiamo da altezza e peso: 1.70 m per 65-75 kg (a seconda della configurazione di utilizzo). Esteticamente e operativamente replica la struttura meccanica del corpo umano, con 40 giunti mobili e un set completo di sensori che gli consentono di vedere e navigare autonomamente lo spazio circostante.

Al pari di un essere umano, è dotato di braccia complete di dispositivi di presa, ovvero mani e pinze meccaniche che gli consentono di eseguire in maniera efficace semplici gesti come indicare, contare o afferrare degli oggetti. Attualmente il braccio dotato di pinza è in grado di sollevare e spostare un peso di 5 kg.

Attraverso un complesso sistema di videocamere e sensori, RoBee è in grado di muoversi agevolmente e di condividere in sicurezza spazi affollati.

Il sistema di visione, assistito dall’intelligenza artificiale, gli consente di riconoscere e distinguere le persone, assumendo a seconda di chi si trova davanti il comportamento più adeguato. RoBee, d’altra parte, è autonomo anche sul piano dell’interazione linguistica: conosce diverse lingue e sa anche leggere.

Anche riguardo alla capacità di movimento e orientamento, si comporta esattamente come un uomo in un bosco: “In primis studia l’ambiente circostante e individua punti di riferimento, poi si muove in totale autonomia. A differenza dell’essere umano però, è dotato di capacità maggiori, come ad esempio il conteggio totale degli alberi presenti”, spiega Fabio Puglia, presidente e fondatore di Oversonic Robotics.

Ma il vero plus di RoBee è un altro: “Funziona attraverso una batteria che offre un’autonomia di otto ore. Il suo sistema è gestito da tre potenti computer a bordo, che condividono il carico dei calcoli collaborando anche come sistemi ridondati di sicurezza”, aggiunge Fabio Puglia.

“Un ecosistema in cloud fornisce le interfacce di controllo e consente di monitorare gli aggiornamenti in tempo reale sul livello di utilizzo di ogni componente, riducendo così drasticamente i fermi macchina e i possibili malfunzionamenti. Una macchina efficiente e interconnessa: più robot possono infatti collaborare tra loro e collaborare per eseguire un compito comune”.

Per RoBee applicazioni in ambito Industriale e Medicale

Nei prossimi mesi, RoBee sarà oggetto di test all’interno di aziende partner di Oversonic, che lo stanno sperimentando in vista di un successivo inserimento all’interno delle loro strutture.

“Si tratta di aziende di diversi settori, prevalentemente industriale e medicale: pensiamo che questi siano i principali ambiti di applicazione di RoBee. Già questo autunno verrà sottoposto a tutte le certificazioni del caso, dopo di che sarà un prodotto realmente adattabile alle esigenze del mercato: un prodotto anche personalizzabile, ma da produrre su ampia scala”, conclude Paolo Denti.

L’entrata nel capitale della finanziaria italiana Fintel, della famiglia Bulgarelli, che ha di recente acquisito il controllo del 33%, garantirà a Oversonic la capacità di introdurre agevolmente i suoi robot umanoidi nel mercato. Potrà infatti avvalersi di nuovi capitali strategici per lo sviluppo del piano industriale 2021 – 2026.

Robee Profilo

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Beatrice Elerdini

Giornalista di professione, reporter, copywriter, Social Media Manager e autrice di testi per la tv e il web. Da dieci anni lavoro su piattaforma Wordpress e mi nutro di SEO. Ogni giorno mi occupo di cronaca, attualità, economia e nuove tecnologie. Avete storie, notizie e curiosità da raccontare? Scrivetemi a biaraven@libero.it

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