Nasce RoboIT, il primo polo nazionale per il trasferimento tecnologico dedicato alla robotica in Italia

CDP Venture Capital SGR investirà 40 milioni di euro per la creazione di RoboIT, il primo polo nazionale per il trasferimento tecnologico dedicato alla robotica in Italia. Il polo nascerà in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova e coinvolgerà le principali Università e Centri di ricerca del Paese. Si stima che il progetto avrà un effetto leva complessivo di oltre 100 milioni di euro in 4 anni e porterà alla creazione e allo sviluppo di più di 50 nuove aziende.

Pubblicato il 28 Mag 2021

ITS Robotica Fano


Si chiamerà RoboIT il primo polo nazionale per il trasferimento tecnologico dedicato alla robotica in Italia, che nascerà a Genova con l’obiettivo di far nascere e sviluppare oltre 50 nuove aziende che possano valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica italiana, tra le prime al mondo per il numero di citazioni per pubblicazione.

Il progetto è il primo di una serie di iniziative che CDP Venture Capital SGR realizzerà grazie al fondo da 275 milioni di euro specificamente dedicato al trasferimento tecnologico. La creazione di una serie di poli nazionali distribuiti sul territorio, frutto di accordi con le principali università e centri di ricerca, vedrà anche il finanziamento delle fasi iniziali di vita delle startup e il supporto alla crescita delle migliori aziende sul mercato. Un approccio di sistema che fa leva sulle opportunità più promettenti della ricerca italiana, per far nascere nuove generazioni di imprenditori e di investitori.

Il Polo RoboIT sorgerà nella zona della Valpolcevera a pochi metri dal nuovo Ponte San Giorgio, dove sta nascendo quella che viene considerata la prima Robot Valley Europea. In tale area è infatti in corso un importante progetto di rigenerazione urbana fortemente voluto dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova che comprende, a partire dai laboratori di Robotica IIT già presenti nel BIC – Business Innovation Center – incubatore della Società Finanziaria della Regione, la prevista realizzazione di una “Green Factory”, polo integrato di ricerca, sviluppo start up ed accelerazione unico del suo genere.

“Il trasferimento tecnologico rappresenta un’opportunità straordinaria per il nostro Paese, dove l’attività di ricerca scientifica è di altissima qualità e deve essere supportata per favorire la nascita di nuove startup e imprese di successo”,  afferma Enrico Resmini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di CDP Venture Capital.

Per RoboIT, il primo di questi poli che è specificamente dedicato alla robotica, CDP Venture Capital ha già stanziato 40 milioni di euro. Sono in fase di finalizzazione anche accordi con Enti Istituzionali ed altre aziende che andranno ad incrementare l’investimento, con un effetto leva stimato complessivo di oltre 100 milioni di euro in 4 anni per la creazione e lo sviluppo di più di 50 nuove aziende.

I partner del progetto

RoboIT nasce dalla collaborazione di di CDP Venture Capital SGR con l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova coinvolgendo inoltre:

  • L’Università di Napoli Federico II, l’Università degli Studi di Verona, e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, tra i maggiori Centri di ricerca in Italia specializzati nel settore;
  • Pariter Partners, holding di investimento che guida il primo e unico syndicate network italiano specializzato sul deep-tech, che avrà il compito di erogare servizi specialisti ai ricercatori oltre che di co-investitore nell’iniziativa;

  • Leonardo, multinazionale italiana dedicata al presidio delle tecnologie strategiche per la sicurezza del Paese, che contribuirà con il proprio know-how sia dal punto di vista tecnologico, anche attraverso i Leonardo Labs – le infrastrutture di ricerca centrale e cross settoriale – sia dal punto di vista di mercato, sia sul versante delle ricadute industriali;

  • Eureka! Fund I – Technology Transfer, fondo di Venture Capital di EUREKA! Venture SGR, specializzato in Scienza ed Ingegneria dei Materiali Innovativi anche applicati alla robotica;

  • Cysero EuVECA, Fondo di Venture Capital di AVM Gestioni SGR SpA Gestore EUVECA specializzato in investimenti nella Robotica.

Il modello hub & spoke

Il polo RoboIT opererà secondo il modello hub & spoke, mettendo a disposizione dei ricercatori risorse economiche e competenze specialistiche per la realizzazione di un primo studio di fattibilità tecnico e di business all’interno delle singole Università e dei Centri di Ricerca aderenti (spoke) e successivamente servizi di accelerazione imprenditoriale per supportare la nascita di nuovi campioni nazionali della robotica, presso gli spazi dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova (hub del Polo).

“La collaborazione di IIT con CDP Venture Capital nel polo di trasferimento tecnologico per la robotica, il primo del genere nel nostro Paese, è un segnale concreto nei confronti di uno dei più promettenti ambiti della ricerca di IIT che ha già offerto rilevanti risultati con l’applicazione della robotica nel settore della sanità e in quello industriale”, commenta Giorgio Metta, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

In Italia il comparto industriale Robotica e Automazione è in grande sviluppo e rappresenta un’eccellenza nel mondo per i suoi centri di competenza: il nostro Paese conta, infatti, oltre 104 mila imprese (+10% negli ultimi 5 anni) in questo settore, 429 mila addetti e un fatturato che nel 2020 è stato di circa 5 miliardi di euro. Inoltre, secondo i dati ufficiali dell’International Federation of Robotics relativi al 2019 (quelli sul 2020 saranno presentati a settembre), l’Italia con 74.420 unità installate (+8%) è il sesto utilizzatore mondiale di robot industriali.

Sono già oggi oltre 615 le startup e PMI innovative del settore e oltre 6.000 i brevetti europei in robotica depositati negli ultimi 10 anni nel nostro Paese: un ecosistema in grande sviluppo all’interno di un mercato globale che nei prossimi 5 anni prevede una crescita del +245% in applicazioni di logistica e del +189% in ambito biomedicale.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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