Uno stanziamento di 700 mila euro messo a disposizione dall’Unione Europea per finanziare lo sviluppo di 7 esperimenti, che avranno la durata 12 mesi ciascuno, tutti basati sull’integrazione di tecnologie di Digital Twin per l’ottimizzazione dei processi per permettere alle Pmi europee di essere più competitive. Sono questi i fattori messi in gioco dalla prima delle due Open Call previste dal progetto europeo DigitBrain, finanziato dall’UE nell’ambito di Horizon 2020, che è stata annunciata ufficialmente.
Alla call, la cui apertura è prevista per il 31 marzo 2021, data per la quale sarà messa a disposizione una piattaforma dedicata per le application online, potranno rispondere piccoli consorzi formati da almeno un partner tecnico (produttori di tecnologia software, società di consulenza ingegneristica, enti di ricerca) e da un end-user del settore manifatturiero (il produttore) nella sua accezione più ampia.
Gli esperimenti dovranno essere implementati in stretta collaborazione con i sei Digital Innovation Hubs e Centri di Competenza europei aderenti l’iniziativa, tra cui il Competence center Start 4.0, che ha sede a Genova e che si occuperà di monitorare e supportare lo sviluppo di questi esperimenti in tutta l’area del Sud Europa.
La call resterà aperta 3 mesi per dare il tempo alle aziende di presentare proposte competitive, ma i potenziali proponenti sono invitati già da ora a un confronto per la verifica preliminare dei requisiti per la partecipazione.
L’obiettivo finale di questi esperimenti è quello di convalidare le tecnologie del cervello digitale e rendere così le PMI europee più competitive, trasferendo soluzioni innovative nella comunità manifatturiera. Uno strumento OpenSource a disposizione delle PMI, per consentire loro di accedere a impianti di produzione avanzati per raccogliere e scambiarsi dati in massima sicurezza e velocità, al fine di acquisire e valutare i dati del ciclo di vita di un prodotto.
Indice degli argomenti
Che cosa è DigitBrain
Si tratta di un consorzio internazionale che mette insieme 36 soggetti, tra imprese e partenariati, provenienti dall’Italia, Germania, Spagna, Ungheria, Repubblica Ceca, Olanda, Danimarca, Russia, Finlandia, Romania, Estonia, Austria e Uk. Tra questi ha un ruolo di grande importanza la società Fraunhofer per lo sviluppo della ricerca applicata, l’organizzazione tedesca che raccoglie 60 istituti di ricerca applicata sulle tecnologie più avanzate, un ponte concreto tra la ricerca e le imprese, da anni esempio virtuoso per il nostro Paese.
Il progetto avrà a disposizione un finanziamento da 9,5 milioni per migliorare e abilitare i risultati già raggiunti con precedenti progetti europei quali I4MS CloudiFacturing e le piattaforme industriali FIWARE e IDS, implementando il concetto di Digital Twin, chiamato “Digital Product Brain” (DPB) e un modello di business intelligente chiamato “Manufacturing as a Servizio”(MaaS).
Il ruolo di Start 4.0
Il Competence center italiano Start 4.0, che ha sede a Genova, avrà due ruoli strategici all’interno del progetto. In primo luogo lavorerà assieme ai sei DIH europei per creare il contesto nel quale tutti i soggetti coinvolti nel ciclo di vita di un prodotto possano dialogare. A questo si uniscono altri compiti classici di Start 4.0, come quello di attirare finanziamenti nazionali e regionali, promuovere e gestire il processo di Open Call, orientare le parti interessate del settore manifatturiero e consentire il network di PMI per co-creare e sperimentare innovazioni digitali. Il secondo ruolo di Start 4.0 sarà, invece, quello di supervisionare e accompagnare i partner di due progetti pilota tra i 20 esperimenti (7 a partire dal progetto) per validare la soluzione DIGITbrain e alimentare la piattaforma con informazioni provenienti da più aree del settore manifatturiero.