Dal 6 agosto 2020 le imprese di tutte le dimensioni avranno la possibilità di partecipare alle fiere internazionali, anche virtuali e anche in Italia, prendendo in prestito fino a 150.000 euro a tassi praticamente azzerati, di cui fino al 40% a fondo perduto. Questo perché Simest, la società di Cassa Depositi e Prestiti che, insieme a Sace, sostiene l’internazionalizzazione delle imprese, ha previsto a partire da tale data un ampliamento sostanzioso degli incentivi a supporto della partecipazione a fiere e mostre internazionali in qualunque Paese (Italia inclusa).
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Più risorse al “Fondo 394”
Le vere novità arrivano però dal Decreto Rilancio, che ha aumentato considerevolmente le risorse in dotazione a Simest attraverso il “Fondo 394” per l’internazionalizzazione delle imprese: attualmente, la disponibilità della società pubblica per i finanziamenti agevolati è di 600 milioni per il 2020, cui si aggiungono 300 milioni per le quote di cofinanziamento a fondo perduto.
In particolare, per quanto riguarda i finanziamenti agevolati, il Decreto Rilancio ha eliminato la necessità di prestare garanzie per accedere al Fondo 394 gestito da Simest per conto del Maeci (il Ministero degli Affari Esteri e del Commercio Internazionale). In parole semplici, i finanziamenti offerti da Simest potranno avvenire più rapidamente non essendo richieste garanzie.
L’apertura alle grandi imprese e alle fiere in Italia
La principale novità messa a punto da Simest, valida dal 6 agosto e senza limiti temporali per tutti i finanziamenti agevolati gestiti dalla società, è la possibilità di finanziare iniziative di internazionalizzazione anche nei paesi dell’Unione Europea, Italia compresa. Inoltre è previsto un ampliamento della platea di beneficiari anche alle imprese più grandi.
“Con riferimento allo strumento delle Fiere e Mostre – spiegano da Simest – le novità includeranno l’ampliamento della platea di beneficiari anche alle MID (imprese non qualificabili come PMI con un numero di dipendenti che non superi le 1500 unità) e Grandi Imprese, nonché la possibilità di finanziare eventi virtuali e le fiere e mostre di carattere internazionale anche in Italia, purché riconosciute dall’AEFI (Associazione Esposizioni e Fiere Italiane). Per il riconoscimento del carattere internazionale di altre tipologie di eventi promozionali sarà richiesta una dichiarazione rilasciata dall’organizzazione. L’iter normativo per l’attuazione degli interventi di cui sopra è in fase di finalizzazione, dandoci pertanto la possibilità di essere operativi agli inizi di agosto. Non sono necessari, per questa operatività, ulteriori decreti”.
Finanziamenti fino a 150.000 euro e fondo perduto fino a 60.000 euro
Le novità in arrivo si affiancano a quelle già entrate in vigore nel corso delle ultime settimane: l’incremento dell’importo massimo richiedibile a 150.000 euro, nel limite del 15% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato, la possibilità di richiedere l’esenzione dalla prestazione delle garanzie e la possibilità di beneficiare di una quota a fondo perduto pari al 40% del finanziamento con massimale a 100.000 euro (questo massimale fa riferimento al totale dei finanziamenti richiedibili a Simest, quindi se ci si limita al finanziamento per le fiere e si richiedono 150.000 euro si riceveranno 60.000 euro a findo perduto).
Il finanziamento avrà una durata di 4 anni, di cui uno di preammortamento e con un tasso agevolato che al momento è pari allo 0,085% annuo. Simest prevede inoltre che l’erogazione del finanziamento arrivi in tempi rapidi, “entro 30/40 giorni dalla richiesta”.
Ma anche su questo fronte sono in arrivo delle ulteriori novità. “È in corso di strutturazione – spiegano da Simest – la possibilità di innalzare la quota di co-finanziamento a fondo perduto al 50% con cap a 800.000 di euro di aiuti complessivi, mediante la notifica alla Commissione Europea dell’uscita dal regime de minimis e l’adesione al Temporary Framework per la misura del fondo perduto. Tale iter è tutt’ora in corso e auspichiamo possa concludersi in estate per poter essere operativi entro settembre”.
La misura, finanziata con fondi pubblici, era già stata anticipata (almeno negli intenti) nel capitolo dedicato al sistema fieristico all’interno del Patto per l’Export siglato dal Ministero degli Esteri (Maeci). Sarà proprio un decreto attuativo (riferito al Decreto Crescita dello scorso anno e in corso di registrazione alla Corte dei Conti) a definire i dettagli di questa importante novità.
Vale la pena precisare che, mentre l’ampliamento della platea di beneficiari e l’estensione degli strumenti alle fiere nell’UE non hanno limiti temporali, queste ulteriori misure sono invece temporanee.
In particolare il Fondo Perduto al 40% si applica alle domande accolte entro il 31 dicembre 2020; l’esenzione dalle garanzie si applica alle domande presentate entro il 31 dicembre 2020; l’incremento degli importi massimi si applica invece fino al 31 dicembre 2021.
“Il provvedimento che vedrà Simest impegnata a sostenere le nostre fiere internazionali va finalmente a favorire le imprese che intendono presentare i frutti del proprio lavoro al mercato: il prodotto”, ha dichiarato Alfredo Mariotti, Direttore generale di Ucimu – Sistemi per produrre, l’associazione che rappresenta i costruttori di Macchine Utensili e che, attraverso CEU, organizza fiere internazionali in Italia come Bi-Mu e Lamiera, nonché l’edizione 2021 della EMO, che si terrà a Milano. “Con l’intervento esteso alle fiere internazionali che si svolgono in Italia, anche quelle imprese che hanno solo nel momento fieristico in Italia la loro vetrina internazionale, saranno favorite nel contenimento dei costi per presentare il proprio brand e svolgere azioni di promozione aggiuntive alla presenza in fiera: webinar, pubblicità su media dei diversi Paesi e altro”.
Le spese agevolate
Le spese ammesse al finanziamento (e al fondo perduto) sono quelle relative all’area espositiva, alla logistica e alle consulenze connesse. Vediamole in dettaglio:
Spese per area espositiva
- affitto area espositiva, compresi eventuali costi di iscrizione, oneri e diritti fissi obbligatori; allestimento dell’area espositiva (es. pedana, muri perimetrali, soffitto, tetto o copertura, ripostiglio);
- fee iscrizione manifestazione virtuale, compresi i costi per l’elaborazione del contenuto virtuale (es. stand virtuali, presentazione dell’azienda, cataloghi virtuali, eventi live streaming);
- arredamento dell’area espositiva (es. reception desk, tavoli, sedie, vetrine espositive, cubi espositivi, porta brochure);
- attrezzature, supporto audio/video (es monitor, tv screen, proiettori e supporti informatici, videocamere);
- servizio elettricità (es. allacciamento elettrico, illuminazione stand e prese elettriche per il funzionamento dei macchinari qualora presenti nello stand);
- utenze varie;
- servizio di pulizia dello stand;
- costi di assicurazione;
- compensi riconosciuti al personale incaricato dall’impresa (sia esterno che interno) compresi viaggi e soggiorni;
- servizi di traduzione ed interpretariato.
Spese logistiche
- trasporto a destinazione di materiale e prodotti esposti, compreso il trasporto di campionario;
- movimentazione dei macchinari/prodotti.
Spese promozionali spese per consulenze connesse alla partecipazione alla fiera/mostra
- partecipazione/organizzazione di business meeting, workshop, B2B, B2C, webinar;
- spese di pubblicità, cartellonistica e grafica per i mezzi di stampa e online (es. pubblicità nel catalogo ufficiale, magazine e quotidiani informativi della fiera o della mostra, a supporto dell’iniziativa, stampa specializzata, omaggistica);
- realizzazione banner (es. banner video, poster e cartellonistica negli spazi esterni e limitrofi al centro fieristico, banner sul sito ufficiale della fiera/mostra).
- consulenze esterne (es. designer/architetti, innovazione prodotti, servizi fotografici/video).
Il credito d’imposta
Le nuove misure si aggiungono al credito d’imposta del 30% fino ad un massimo di 60.000 euro disposto dal Decreto Crescita dell’aprile 2019 per la partecipazione delle PMI alle fiere internazionali come uno degli elementi chiave della strategia di internazionalizzazione delle imprese. Questo credito d’imposta, tra l’altro, con le modifiche in sede di conversione del Decreto Rilancio è stato esteso anche alle “fiere e manifestazioni commerciali all’estero” disdette a causa del Covid-19. Ai 10 milioni stanziati dallo stesso Decreto Rilancio per il 2020 sono stati aggiunti altri 30 milioni per le grandi imprese e per gli operatori del settore fieristico, da utilizzare per il “ristoro dei danni prodotti dall’annullamento o dalla mancata partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali in Italia”.