Microsoft investe nella trasformazione digitale in Italia. Lo fa con un piano in cinque anni da 1,5 miliardi di dollari, dal titolo “Ambizione Italia #Digital Restart”, che comprende l’offerta di servizi Cloud, la creazione di programmi di formazione digitale e reskilling, la promozione di partnership locali per l’innovazione di aziende italiane e la creazione di una nuova Alleanza per la sostenibilità per creare un ecosistema di open innovation sui temi “green”.
Il piano di Microsoft permetterà alle aziende, anche attraverso la rinnovata partnership con Poste Italiane, di accedere a servizi Cloud locali, di usufruire di programmi di formazione digitale e supporto allo smart working, di accedere ai laboratori “AI Hub” e a programmi pensati per le PMI. Il piano prevede inoltre l’intento di avviare la prima “Regione Data Center” in Italia, con sede a Milano.
“Questo piano aiuterà i professionisti a innovare e far crescere il proprio business, a esplorare nuove opportunità imprenditoriali e ad affrontare alcune delle maggiori sfide del Paese, offrendo al contempo le massime garanzie di sicurezza e compliance”, ha dichiarato Jean-Philippe Courtois, Vicepresidente esecutivo e Presidente di Microsoft Global Sales, Marketing and Operations. “Puntare sul Cloud Computing, sull’Intelligenza Artificiale e sui programmi di formazione digitale rappresenta una grande opportunità per accelerare l’innovazione dell’ecosistema nazionale. La nostra missione è aiutare persone e organizzazioni italiane a realizzare il proprio potenziale”.
Il progetto di Microsoft ha ricevuto parole di elogio anche dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha sottolineato l’importanza dell’innovazione digitale e dello sviluppo “verde” per il rilancio dell’economia italiana. “In queste settimane le imprese e le pubbliche amministrazioni hanno fatto un ricorso massiccio allo smart working, riuscendo anche ad accelerarne la diffusione”, ha detto. “Il piano di Microsoft, con servizi cloud e programmi digitali per lo smart working dedicati alle piccole e medie imprese, potrà senz’altro aiutare l’Italia a procedere ancora più rapidamente in questa direzione”.
Anche il Ministro per l’Innovazione Paola Pisano ha sottolineato il “dovere di investire e giocare un ruolo da protagonisti” su temi come la digitalizzazione, l’innovazione e lo sviluppo etico e sostenibile.
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I servizi per le imprese
Per contribuire alla crescita delle imprese italiane, Microsoft vuole creare un Advisory Board dedicato al nuovo piano quinquennale, comprendente anche i CEO delle aziende leader nel mercato. Compito di questo team sarà l’identificazione delle priorità nazionali, la condivisione di buone pratiche e di competenze, contribuendo anche allo sviluppo di nuove attività di formazione.
Si darà vita inoltre a un’Alleanza per lo Smart Working per promuovere la produttività e l’innovazione delle PMI. Ne faranno parte tra gli altri Confindustria, il Politecnico di Milano, Poste Italiane, Sace, UniCredit e Vodafone. Saranno in particolare avviate iniziative per le PMI, con l’obiettivo di raggiungerne con servizi Cloud 500.000 (startup comprese) nei prossimi tre anni.
Tra le novità contenute nel piano “Ambizione Italia #DigitalRestart”, vi è anche la creazione di un “AI Hub” dedicato all’Intelligenza Artificiale, che sosterrà le imprese nell’utilizzo di questa tecnologia attraverso la sperimentazione. L’obiettivo dell’AI Hub è quello di promuovere la trasformazione digitale in cinque settori chiave (Made in Italy, manifatturiero, servizi finanziari, sanità e infrastrutture), utilizzando le risorse dell’azienda informatica e di quelle dei partner (università, Innovation Center, startup ecc.).
“Spesso le nostre attività produttive non riescono ancora ad adeguarsi ai tempi del digitale”, ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. “È necessario un intervento forte verso la formazione e la condivisione dei servizi Cloud. Sono quindi molto contento che Microsoft abbia intenzione di investire nel nostro Paese per regionalizzare i servizi Cloud, essere più vicini alle imprese e portare i punti di accesso il più vicino possibile alle attività produttive”.
La Regione Data Center di Milano
La creazione della nuova Regione Data Center, con sede a Milano, permetterà alle aziende di accedere ai servizi cloud locali dedicati forniti da Microsoft Azure: strumenti di calcolo, networking, database, analisi, IA, IoT.
La creazione di un centro dati in Italia, secondo una ricerca della School of Management del Politecnico di Milano, potrà generare più di 10.000 opportunità di lavoro e circa 9 miliardi di dollari di indotto diretto e indiretto entro la fine del 2024. Con la creazione della nuova Regione Data Center, le imprese potranno sfruttare le elevate competenze e gli investimenti di Microsoft in ambito cybersecurity, riuscendo così a far risiedere le proprie moli di dati in Italia.
“In questo momento di forte cambiamento, è importante più che mai alimentare una virtuosa collaborazione pubblico-privato e unire le forze tra aziende per favorire la competitività”, ha detto Silvia Candiani, Amministratore Delegato di Microsoft Italia. “Questo piano intende creare una piattaforma di crescita per milioni di Italiani. La nuova Regione Data Center fornirà servizi intelligenti e sicuri e continueremo a collaborare con i nostri clienti per ripensare i loro modelli di business creando aziende più competitive e innovative”.
I programmi di formazione
Nei prossimi tre anni circa un milione e mezzo di studenti, professionisti e disoccupati potranno accedere a servizi dedicati di formazione sulle competenze digitali, attraverso la piattaforma Microsoft Learn e Linkedin.
Nel piano “Ambizione Italia #DigitalRestart” è presente anche un ampliamento delle attività di formazione sulle competenze digitali e sull’IA per le scuole, in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale.
Continueranno infine ad essere offerti servizi di training e attività specifiche di certificazione attraverso il Partner Academy Program di Microsoft.
L’accordo con Poste Italiane per la formazione
Poste Italiane e Microsoft hanno rinnovato la partnership “per promuovere l’innovazione tra sviluppatori, startup, grandi aziende e pubblica amministrazione”: attraverso le tecnologie Cloud, saranno offerti nuovi servizi per aziende italiane e settore pubblico, come un progetto di digital skilling per i dipendenti di Poste Italiane e un’iniziativa congiunta per la formazione in Italia.
“La rinnovata collaborazione con Microsoft si inserisce nel nostro piano strategico Deliver 2022”, ha spiegato Matteo Del Fante, Amministratore Delegato di Poste Italiane. “Facendo leva su servizi Cloud avanzati possiamo aiutare le organizzazioni pubbliche e private a innovare, creando nuove opportunità per la crescita del Paese”.
Nello specifico, l’accordo prevede per prima cosa la creazione di una “Piattaforma di Ecosistema per le PMI” per promuoverne la trasformazione digitale. Qui saranno disponibili servizi congiunti per creare applicazioni locali e su misura. In pochi passaggi, le PMI potranno dotarsi della tecnologia necessaria per gestire il loro business in digitale. Un servizio che sarà accompagnato anche con attività di formazione sulle nuove competenze.
Sarà inoltre sviluppata una Piattaforma Nazionale di Cloud Ibrido (che divide i contenuti tra pubblici e privati) per permettere ad aziende e Pubblica Amministrazione di intraprendere percorsi di trasformazione digitale e di modernizzazione dei servizi pubblici. Sarà lanciato anche un Hybrid Cloud Competence Center per favorire l’accelerazione dell’adozione delle soluzioni cloud computing.
L’Alleanza per la Sostenibilità
Uno degli obiettivi di Microsoft per il prossimo futuro è il lancio con alcuni player locali dell’Alleanza per la Sostenibilità, il cui obiettivo sarà offrire le tecnologie per aiutare le organizzazioni pubbliche e private a creare nuove soluzioni a supporto della sostenibilità italiana. Si tratta di un contributo al New Green Deal italiano, per far fronte alle sfide climatiche e ambientali più urgenti e guidare il nostro Paese verso un futuro sostenibile.
In particolare, Microsoft intende diventare “carbon negative” entro il 2030 e rimuovere dall’ambiente entro il 2050 tutto il carbonio emesso a partire dal 1975 (anno di fondazione). Per questo motivo l’azienda si impegna a ridurre al minimo l’impatto ambientale dei propri prodotti e delle attività, investendo in nuove tecnologie e collaborando con i propri partner in tutto il mondo per sviluppare modelli innovativi a supporto della transizione verso un futuro sostenibile.