I Competence Center guideranno le aggregazioni di soggetti che parteciperanno, come European Digital Innovation Hub (EuDIH), ai bandi dell’Unione Europea nell’ambito del Digital Europe Programme. Lo ha deciso il Ministero dello Sviluppo Economico che, entro l’estate, dovrà comunicare a Bruxelles, la lista di questi soggetti.
Gli EuDIH concorreranno, nel periodo 2021-2027, all’assegnazione di circa 9,2 miliardi di euro che l’Europa metterà sul piatto per favorire l’innovazione e la digitalizzazione in chiave Industria 4.0 delle imprese in cinque ambiti chiave: supercomputing, intelligenza artificiale, cybersicurezza, competenze digitali avanzate e garanzia dell’ampio utilizzo di tali tecnologie digitali in tutti gli ambiti economici e sociali. Gli European Digital Innovation Hub che vinceranno i vari bandi gireranno poi le risorse, tramite altri bandi, alle imprese beneficiarie.
“I Centri di Competenza Italiani”, recita una nota del Ministero, “sono i candidati ideali ad avere un ruolo centrale all’interno degli European Digital Innovation Hubs, convinzione espressa anche attraverso l’invio di una nota a tutti i rappresentanti degli otto centri, in cui il Mise ha ribadito la loro coerenza e rispondenza alle finalità generali e ai parametri fissati dalla proposta di Regolamento della Commissione”.
“Per vincere è necessario sfruttare al meglio il nostro ecosistema”, ha detto a Innovation Post Enrico Pisino, Ceo del Competence Center Cim 4.0. “Coinvolgeremo i Digital Innovation Hub di Confindustria, con cui abbiamo appena siglato un’importante partnership, ma anche gli altri Digital Innovation Hub e i Punti Impresa Digitale. Sfrutteremo soprattutto ciò che ogni singolo territorio offre già, per poter fare una proposta ancora più completa. Credo che ogni Competence Center credo si organizzerà per formare una partnership o un consorzio di fatto, a seconda della peculiarità territoriale. Le proposte da presentare in Europa infatti hanno valenza nazionale per quanto riguarda la specializzazione tecnologica, ma poi devono rappresentare in modo forte un territorio”.
I modelli di partnership che si andranno a configurare per rispondere ai bandi europei potranno poi essere sfruttati per partecipare anche ai futuri finanziamenti che l’Unione Europea metterà a disposizione a partire dal prossimo anno, per esempio nell’ambito del programma Horizon Europe. “È un’opportunità che ci permette soprattutto di sviluppare quella coesione territoriale di cui l’Italia ha bisogno, per poter effettivamente portare tutto il Paese in Europa attraverso la nostra azione coordinata”, continua Pisino.
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I Competence Center al centro del progetto
Anche alla luce anche del recente accordo di partnership con il network dei Digital Innovation Hub di Confindustria, i Competence Center italiani potranno ora “aggregare le eccellenze del territorio per candidare in Europa soggetti qualificati e credibili”: quello del Ministero dello Sviluppo Economico è quindi un riconoscimento che assegna un ruolo centrale agli otto Centri di Competenza italiani, che oltretutto sono gli unici soggetti ad aver ricevuto una dotazione finanziaria e un riconoscimento formale dal Ministero.
“La strategia europea di politica industriale parla di ecosistemi dell’innovazione”, ha dichiarato Gian Paolo Manzella, Sottosegretario allo Sviluppo Economico. “I Competence Center sono tra i candidati ideali a divenire dei Digital Innovation Hub Europei diffusi in tutto il Paese, e questo potranno farlo sia aggregando le competenze presenti sui loro territori e promuovendo candidature di sistema forti e radicate; sia lavorando in coordinamento con altri attori qualificati del trasferimento tecnologico presenti”.
“L’iniziativa europea definisce gli European Digital Innovation Hub come centri che devono supportare le imprese ma anche la Pubblica Amministrazione”, spiega Pisino, indicando nelle partnership che si formeranno la giusta risposta a questa esigenza. “Inoltre le specializzazioni che vengono richieste agli EuDIH coincidono con quelle dei Competence Center”.
La collaborazione tra i diversi centri, oltre che per “unire le forze” presenti sul territorio, è necessaria per soddisfare i requisiti degli European Digital Innovation Hub che potranno essere candidati ai bandi della Commissione Europea. Inoltre, le partnership potrebbero essere riconosciute anche formalmente dal Ministero dello Sviluppo Economico, in modo da strutturare meglio la loro candidatura. Si tratta di un punto su cui è d’accordo anche Pisino, che ricorda il “sostegno incredibile da parte del Mise, con cui dialoghiamo continuamente e in modo snello”. Come racconta il Ceo del Competence Center Cim 4.0, infatti, il Ministero dello Sviluppo Economico “ha chiesto di confrontarci continuamente tra Competence Center, perché il successo dell’iniziativa è tale se alla fine del triennio raggiungeremo tutti i risultati definiti nei singoli progetti”.
L’accordo coi Digital Innovation Hub di Confindustria
“L’accordo con i Digital Innovation Hub promossi da Confindustria rafforza questa rete di innovazione diffusa, creando le condizioni migliori per aumentare la trasformazione digitale delle imprese”, continua Manzella. “Questa è la direzione lungo la quale vogliamo intervenire come Mise: rafforzare questo sistema, ampliarlo al Sud; portarlo in Europa partecipando alla rete degli European Digital Innovation Hubs”.
Lo scorso venerdì 3 aprile infatti è stato firmato un accordo quadro di collaborazione tra il sistema degli otto Competence Center nazionali e la rete dei più di venti Digital Innovation Hub di Confindustria, che ha fissato le rispettive aree di competenza e ha posto le basi per una collaborazione integrata tra i due network, per accompagnare le imprese nel percorso di trasformazione tecnologica: dal recruiting allo sviluppo di progetti, passando dalla formazione.
Qui sotto potete vedere l’intervista integrale del direttore Franco Canna ad Enrico Pisino, Ceo del Competence Center Cim 4.0.