Il Competence Center torinese Cim 4.0 lancia un nuovo bando da 3 milioni di euro

Il Competence Center Cim 4.0 ha pubblicato un nuovo bando con dotazione di 3.040.000 euro. Saranno finanziati progetti di innovazione, ricerca e sviluppo che usino le tecnologie dell’Industria 4.0 per l’ottimizzazione dei processi produttivi, il miglioramento e l’innovazione di prodotto e l’innovazione dei modelli di business e organizzativi. Domande dal 2 marzo fino al 24 aprile.

Pubblicato il 28 Feb 2020

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Dopo il successo del primo bando, Cim 4.0, il Competence Center torinese, ne propone un secondo con una dotazione finanziaria ancora più ricca: oltre 3 milioni di euro destinati allo sviluppo di progetti di ricerca applicata all’Industria 4.0.

Le domande, che potranno essere inviate dalle 9.00 di lunedì 2 marzo alle ore 14.00 del 24 aprile 2020, dovranno essere “focalizzate all’implementazione delle tecnologie dell’Industria 4.0 finalizzata all’ottimizzazione dei processi produttivi, al miglioramento e all’innovazione di prodotto e all’innovazione dei modelli di business e organizzativi”.

Il bando è aperto a proposte progettuali relative a innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, con TRL (Technology Readiness Level) compresi tra 5 e 9. Potranno presentarle grandi player industriali, micro, piccole e medie imprese e startup innovative (“preferibilmente in partnership tra loro”).

Il contributo, come previsto dalla normativa che regola questi bandi, sarà al massimo di 200.000 euro per progetto e verrà erogato a fondo perduto fino a un massimo del 50% dell’investimento (calcolato sulle spese ammissibili). La dotazione totale del bando è di 3.040.000 euro.

Gli ambiti dei progetti finanziati

Cim 4.0 (Competence Industry Manufacturing 4.0), il cui ambito di specializzazione si sviluppa lungo quattro direttrici (Smart Production, Smart Services, Smart Energy e Smart Business), promuove progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentali nei settori della manifattura avanzata intelligente, dell’automotive e dell’aerospace. In particolare, i progetti oggetto del bando (che non devono avere un costo inferiore a 200.000 euro per le grandi imprese, e a 100.000 euro per singole MPMI e startup) riguardano i temi su cui è specializzato il Competence Center:

  • Additive Manufacturing e Laser-based Manufacturing
  • Smart Grid, Smart Meters ed efficientamento energetico (soluzioni per macchinari e linee di manifattura intelligente, monitoraggio e distribuzione dei carichi energetici tramite apposita sensistica e piattaforme software dedicate, gestione intelligente della rete di distribuzione e dei contatori)
  • Industrial IoT, piattaforme Hardware-Software, Sensoristica, Cloud, Connectivity (ad esempio sensori per il controllo delle linee o sistemi intelligenti per la connettività)
  • Intelligenza Artificiale, Data Analytics e Cybersecurity (come algoritmi e piattaforme per l’analisi dei dati di produzione, tecnologie per la sicurezza e l’integrità dei dati, tecnologie per l sicurezza della comunicazione)

Lo scopo del bando è quello di promuovere “azioni di condivisione e contaminazione sinergica per sostenere livelli sempre maggiori di competitività”.

Pertanto, il Competence Center torinese, come anticipato a Innovation Post dal Ceo Enrico Pisino, ha scelto di considerare progetti che partano da ricerche di base svolte in sedi extra aziendali (università e centri di ricerca), con un TRL (Technology Readiness Level) uguale o maggiore di 5. Sono tre infatti le fasi che i progetti potranno considerare:

  1. Innovazione ad alto TRL: l’idea viene sviluppata per verificarne sperimentalmente la possibile industrializzazione (TRL da 5 a 6)
  2. Maturazione tecnologica (ricerca industriale ad alto TRL): l’idea viene sviluppata per ottimizzarne la linea produttiva (TRL da 6 a 8)
  3. Finalizzazione (sviluppo sperimentale ad alto TRL): l’idea viene testata per confermarne l’applicabilità (TRL da 8 a 9)

In particolare, i progetti (della durata massima di 18 mesi, prorogabili a 24) dovranno “mirare all’ottimizzazione dei processi produttivi (maggiore qualità del prodotto finale e riduzione dei costi di esercizio degli impianti di produzione), al miglioramento e all’innovazione di prodotto, all’innovazione dei modelli di business e organizzativi a favore della competitività aziendale a livello globale, con maggior rapidità nel passaggio dalla fase di prototipazione a quella di produzione e lancio sul mercato”.

Per la presentazione, le aziende interessate dovranno produrre un piano di intervento concreto (comprensivo di investimenti, costi, tempi ecc.) e un piano finanziario a copertura dei costi.

“Il nostro Competence Center, con la pubblicazione di questo secondo bando, vuole dare continuità di azione e un ulteriore concreto supporto alle imprese innovative e alle filiere industriali”, spiega Enrico Pisino, Ceo di Cim 4.0. “L’obiettivo è selezionare progetti di valore ad alta maturazione tecnologica affinché i relativi risultati siano prima possibile testati, applicati e trasferiti al mercato generando un valore competitivo immediato. Per cogliere tutte le opportunità del Sistema Paese è prevista una serie di eventi di presentazione del bando presso alcuni tra i più importanti ecosistemi dell’industria italiana”.

I requisiti

Per poter accedere al bando di Cim 4.0, le imprese destinatarie non devono essere identificabili come “imprese in difficoltà”, e possono presentarsi con progetti in partnerariato, aggregandosi in Associazioni Temporanee di Imprese (ATI), Associazioni Temporanee di Scopo (ATS), o in altre forme contrattuali nello Stato Italiano, e indicando il ruolo del Capofila.

I requisiti necessari al momento della presentazione della domanda sono i seguenti:

  • Iscrizione al registro delle imprese da almeno due anni e possesso di almeno due bilanci chiusi ed approvati (ad esclusione delle startup innovative)
  • Assenza di procedure concorsuali (stato di fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato fallimentare o simili) e di procedimenti volti alla loro dichiarazione, ed assenza di liquidazione volontaria, scioglimento, cessazione, inattività di fatto o di diritto
  • Affidabilità economica e finanziaria, consistente nei valori positivi di EBITDA e Sostenibilità del debito (principio escluso alle startup innovative, a cui Cim 4.0 potrà richiedere un’integrazione), calcolati sui dati medi e sugli ultimi due bilanci chiusi e (2018 e 2019)
  • Trasparenza della proprietà societaria: l’impresa non deve essere società fiduciaria (o non deve avere soci di questo tipo), a meno che la fiduciaria documenti tutti gli intestatari (fiduciari e fiducianti)

Questi, invece, i requisiti che devono essere soddisfatti entro la data della prima erogazione del contributo:

  • La sede interessata dall’intervento deve trovarsi ed essere operativa in Italia, oltre a essere provvista di carattere attivo e produttivo
  • La società deve avere un codice Ateco 2007 primario incluso tra quelli indicati dal bando

La valutazione

Cim 4.0, come indicato sul bando, esaminerà le domande (da presentare esclusivamente per via telematica sulla piattaforma PICA di CINECA) attraverso un Comitato di Valutazione formato da componenti esterni e approvato dal Consiglio di Amministrazione, il quale verificherà i requisiti di:

  • Regolarità della domanda
  • Ammissibilità del progetto: idoneità e localizzazione del soggetto proponente; compatibilità della proposta; coerenza con gli ambiti del bando; assenza della stessa proposta in domande già finanziate da altre misure regionali o nazionali
  • Valutazione tecnico-finanziaria: idoneità del beneficiario in termini di capacità operativa e finanziaria; congruità e pertinenza dei costi; autosostenibilità economica dell’intervento nel tempo

I progetti che passeranno questa prima fase, avranno poi a disposizione una presentazione di 15 minuti di fronte al Comitato, che farà una valutazione di tipo tecnico-scientifico per verificare la qualità dei soggetti proponenti e la validità dei contenuti della proposta e delle metodologie in essa contenute (di particolare importanza la capacità di sostenere l’offerta in settori multidisciplinari e la coerenza con la specializzazione del Competence Center).

La graduatoria finale, deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Cim 4.0, sarà pubblicata sul sito istituzionale del consorzio, nella sezione “Bandi”.

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Francesco Bruno

Giornalista professionista, laureato in Lettere all'Università Cattolica di Milano, dove ha completato gli studi con un master in giornalismo. Appassionato di sport e tecnologia, compie i primi passi presso AdnKronos e Mediaset. Oggi collabora con Dazn e Innovation Post.

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