Passa da Pomigliano d’Arco il presente e il futuro della Fiat Panda, arrivata al traguardo dei 40 anni. Proprio nello stabilimento napoletano si è tenuto il “compleanno” del celebre modello italiano, e qui (dove già si assemblano dal 2011 la seconda e la terza generazione del segmento) sarà prodotta la sua discendente più moderna, la Panda Hybrid, oltre al C-SUV ibrido plug-in Alfa Romeo Tonale, novità assoluta per il sito di produzione campano.
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Un miliardo di euro già investiti per la produzione di Panda e Tonale
La produzione del nuovo veicolo ibrido del marchio Fiat rientra nel piano di investimenti 2019/21 per l’Italia da 5 miliardi di euro, che prevede 13 modelli, 12 elettrificazioni con 2 nuovi motori e 2 aggiornamenti dei motori euro 6 Final D.
Oltre un miliardo è la cifra investita nello stabilimento di Pomigliano, in cui sono già stati avviati i lavori di ristrutturazione del reparto verniciatura, in cui sono stati installati 20 nuovi robot per coprire l’ampliamento della produzione e migliorare la depurazione delle sostanze. Inoltre, con il miglioramento delle valvole di areazione nelle camere di scambio termico, lo stabilimento consumerà il 40% di energia elettrica in meno.
Il lancio di Panda Hybrid seguirà quello, previsto per il 2020, della 500 elettrica, il primo mezzo full electric del brand, che sarà prodotta a Torino. La Panda invece avrà un sistema combinato tra elettrico e combustione che permetterà, in fase di decelerazione, una carica della batteria sempre costante e, in fase di accelerazione, una spinta maggiore.
Con oltre 7,8 milioni di unità immatricolate (questi i dati forniti da Pietro Gorlier, Chief Operating Officer Europe, Middle East and Africa di Fca), la Fiat Panda è il modello più venduto in Italia da otto anni consecutivi.
A Pomigliano, per la prima volta dal 2011, si tornerà anche a produrre auto del marchio Alfa. L’ultima vettura del brand prodotta nel napoletano è stata infatti la 159. Nella seconda metà del 2021 uscirà il primo modello Plug-In della casa: il Suv (o Cuv, come lo chiama la casa del biscione) Alfa Tonale, per cui oggi è partita la preparazione dell’assemblaggio che da qui al prossimo anno dovrà garantire la produzione del nuovo modello.
L’apprezzamento della Fim-Cisl
Il Coo Emea Region di Fca, Pietro Gorlier, ha inoltre ribadito durante l’evento “il ruolo centrale di Pomigliano nel Piano Industriale”, trovando il favore della Fim-Cisl (Federazione Italiana Metalmeccanici), che nel giugno 2010 firmò l’accordo per il back-shoring dalla Polonia all’Italia della produzione dell’ultima generazione di Panda.
“Come Fim Cisl riteniamo che la conferma e lo sviluppo verso l’elettrico dei nuovi modelli per lo stabilimento di Pomigliano vada nella direzione da noi sempre sostenuta”, spiega il Segretario Generale Marco Bentivogli. “Continuiamo a pensare che il futuro del settore automotive, che nel nostro Paese occupa circa 258.000 lavoratori tra diretti e indiretti e assicura circa il 6% del Pil, debba essere al centro dell’agenda di Governo, così come stanno facendo altri Paesi europei con politiche di investimenti pubblici a sostegno della transizione verso l’elettrico, in favore della domanda di mercato e della diffusione delle infrastrutture di ricarica pubblica e privata”.
Bentivogli ha dedicato proprio al tema dell’innovazione tecnologica nelle fabbriche italiane il suo libro-inchiesta Fabbrica futuro, un racconto dei processi lavorativi lungo le linee di montaggio di una grande fabbrica in cui si affronta anche la trasformazione di negli anni di Fca.