Politiche industriali, Patuanelli: “Lunedì vertice di maggioranza, serve piano organico”

Lunedì vertice di maggioranza per mettere a punto un metodo che permetta di programmare politiche per l’industria di ampio respiro. Gli industriali lombardi criticano reddito di cittadinanza e quota 100 e chiedono misure responsabili e sostenibili.

Pubblicato il 01 Feb 2020

Marco Bonometti -Stefano Patuanelli


Si terrà lunedì 3 febbraio il vertice di maggioranza che dovrà mettere a punto un metodo che poi consenta di programmare politiche per l’industria di lungo respiro.

Ad anticiparlo è stato il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, che ha incontrato, presso la sede di OMR, Officine Meccaniche Rezzatesi, il Presidente del Gruppo OMR e di Confindustria Lombardia Marco Bonometti e gli imprenditori delle principali aziende del territorio.

“L’Italia – ha detto Patuanelli – deve dotarsi di un piano industriale organico che vada oltre il 4.0, una visione da qui ai prossimi dieci anni che coinvolga ogni componente dell’eccellenza imprenditoriale italiana e che investa sulle tecnologie di frontiera. Per farlo, è importante il metodo: lunedì ci confronteremo con tutte le forze politiche che compongono la maggioranza. Sarà un appuntamento molto importante, di programmazione”.

Va definito, ha aggiunto il ministro, “il ruolo che lo Stato dovrà avere nella fondamentale ed epocale transizione che ci troveremo ad affrontare nei prossimi anni. Servono le riforme di cui i nostri imprenditori e il nostro tessuto imprenditoriale, un unicum a livello europeo, hanno bisogno per una programmazione di lungo raggio”.

Bonometti: “Servono progetti seri e non costi insostenibili”

Nel corso dell’incontro sono state affrontate alcune delle problematiche che affliggono l’industria. Bonometti, infatti, ha ribadito la posizione critica degli industriali per riforme, come il reddito di cittadinanza o quota 100, che hanno costi definiti  insostenibili.

“Gli imprenditori riconoscono il primato della politica, ma chiedono capacità, competenza e cultura”, ha sottolineato Marco Bonometti. “In questa situazione abbiamo bisogno di ritrovare la politica che capisce, che sceglie, che progetta, che realizza, che fa. Se noi imprenditori siamo il motore, la politica e il Governo sono il timone, ai quali chiediamo di essere in possesso delle competenze per condurre la nave. Per questo pretendiamo progetti seri, non costi insostenibili come il reddito di cittadinanza e quota 100″.

Dal presidente degli industriali Lombardi, quindi, la richiesta di una politica industriale che possa rendere le imprese competitive. “Al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli abbiamo chiesto di mettere l’impresa al centro – ha spiegato – per una crescita economica sostenuta, trovando il coraggio di fare riforme utili, senza aumentare il già insostenibile debito e tagliando le spese superflue. Serve un programma di politica industriale di lungo periodo, basato sulla competitività delle imprese e del sistema, sulla domanda interna, le infrastrutture e l’autonomia”.

Valuta la qualità di questo articolo

C
Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 4