Sorpresa! Il comparto delle macchine per il packaging cresce anche nel 2019

Secondo i dati di preconsuntivo resi noti dal centro studi di Ucima, il settore delle macchine per il packaging supera gli 8 miliardi di euro di fatturato nel 2019, toccando un nuovo record

Pubblicato il 19 Dic 2019

Packaging


Considerato l’andamento generale dell’industria manifatturiera e i risultati negativi registrati dai costruttori di macchine utensili sorprende il dato di pre-consuntivo reso noto dal Centro Studi di Ucima, l’Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il confezionamento e l’imballaggio: il settore delle macchine per il packaging continua infatti a crescere anche nel 2019 superando gli 8 miliardi (8.006 milioni) grazie a una crescita dell’ 1,8% sul 2018.

Il dato è dovuto a dinamiche positive registrate sia in Italia sia nei mercati esteri. In particolare l’Italia cresce ancora del 3,2%, con vendite per un totale di 1,713 miliardi di euro: un risultato che prosegue l’onda virtuosa dei lusinghieri risultati già ottenuti lo scorso anno anche grazie agli incentivi governativi per Industria 4.0.

Anche l’export – che rappresenta il 78,6% del fatturato complessivo – sale dell’1,4%, raggiungendo il valore assoluto di 6,293 miliardi di euro. I dati disaggregati disponibili evidenziano in particolare tre macroaree di sbocco delle tecnologie made in Italy che hanno segnato le performance migliori: Asia (+12,7%), UE (+6,5%) e Africa/Oceania (+3%).

Aureli: “Soddisfazione e cautela”

“Siamo soddisfatti ed orgogliosi per questo ennesimo traguardo raggiunto – commenta Enrico Aureli, presidente di Ucima – segno di un settore solido e dinamico, in grado di imporsi a livello globale e di cavalcare lo sviluppo dei mercati internazionali e di tutte le industrie clienti. Ma non dobbiamo adagiarci sugli allori, perché le sfide che ci attendono sono complicate, i competitor sempre più agguerriti e gli scenari particolarmente instabili”.

Le previsioni per il 2020 restano quindi caute. Tra gli elementi di preoccupazione, le continue turbolenze geopolitiche in diversi mercati, i dazi e le tensioni commerciali a livello internazionale e le politiche del Governo italiano che l’associazione giudica “non focalizzate sulle necessità di crescita delle imprese”.

“Secondo gli outlook macro-economici, rallenterà ulteriormente la crescita del Pil mondiale – conclude Aureli – e a livello di settore la raccolta ordini è al momento meno positiva rispetto al passato. Riteniamo quindi che il 2020 potrebbe essere un anno di consolidamento, dopo la crescita costante e impetuosa degli ultimi anni. Ma rimaniamo ottimisti sull’ulteriore sviluppo del nostro settore nel medio-lungo termine”.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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