Intelligenza artificiale e Machine learning come leva di sviluppo per aziende e PMI. Dalla collaborazione tra Google e il Politecnico di Milano nasce il Machine Learning Checkup, uno strumento gratuito che aiuta a capire le applicazioni di intelligenza artificiale più adatte e i potenziali benefici per l’azienda.
Il servizio di Machine Learning Checkup, a cui si accede compilando online un apposito questionario, permette di scoprire il potenziale tecnologico della propria impresa, esplorare le applicazioni di Machine learning più coerenti con la tipologia aziendale per ogni fase della filiera: dalla produzione alla vendita, passando da trasformazione e logistica. E consente di ottenere un report personalizzato sulle applicazioni di artificial intelligence adatte alle proprie esigenze specifiche.
Il servizio, che è partito da poco, è rivolto alle imprese di cinque settori – agroalimentare, arredamento, metalmeccanico, metalsiderurgico e tessile – che sono tra i principali comparti della manifattura italiana e tra quelli più caratterizzanti del Made in Italy nel mondo.
Le tecnologie di intelligenza artificiale (AI) di cui vengono analizzati i benefici per le imprese sono: analisi predittiva, riconoscimento visivo e riconoscimento sonoro.
Una volta compilato il questionario per illustrare le caratteristiche principali dell’azienda e il suo grado di maturazione tecnologica, si riceve poi un report personalizzato, elaborato da Google e dalla School of management del Politecnico di Milano, che fornisce: il livello di preparazione dell’impresa per affrontare le sfide dell’AI, le possibili applicazioni di AI più adeguate e urgenti e l’indicazione dei potenziali benefici di queste applicazioni. Il passo successivo è la possibilità di approfondire le soluzioni più adatte attraverso una consulenza dedicata fornita da Unioncamere o da un esperto di Google.
Il Machine Learning Checkup si configura quindi come un servizio di assistenza, consulenza e indirizzo per aziende e PMI. Questa iniziativa si inserisce nel solco delle attività che Google promuove in collaborazione con le Camere di commercio sul tema della formazione delle competenze digitali come opportunità di crescita per le imprese.
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L’aggancio con i Pid, i Punti Impresa Digitale
“Nelle province di Milano, Monza Brianza e Lodi, due imprese su cinque hanno già intrapreso il cammino verso la digitalizzazione e il 16% del totale è già oggi un’eccellenza digitale”, rimarca Elena Vasco, Segretario generale della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi. Che spiega: “Con il Machine learning checkup è inoltre possibile realizzare il test Zoom 4.0 per la valutazione di maturità digitale offerto dal Punto Impresa Digitale“.
Rivolgendosi al Punto Impresa Digitale (Pid) le imprese possono ricevere assistenza gratuita e indicazioni sui percorsi di digitalizzazione e innovazione in chiave Impresa 4.0.
“Il Machine learning checkup – rileva la manager – rappresenta un’ulteriore azione a supporto della digitalizzazione che si inserisce nel denso piano di attività di informazione, formazione, assistenza, orientamento e sostegno a cui, dalla nascita del Punto Impresa Digitale, hanno già aderito migliaia di imprese del territorio. Un percorso che siamo convinti debba coinvolgere ancora molti imprenditori per supportare le aziende nella transizione verso l’economia 4.0”.
I Pid tra le 40 Best practice europee della PA
Ecco i risultati ottenuti dal Punto Impresa Digitale della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi: sono più di 2.800 le aziende coinvolte dalle diverse iniziative del Pid e oltre 2.300 quelle che hanno partecipato ai percorsi di formazione. Più di 1.300 realtà hanno richiesto voucher per la digitalizzazione, per un ammontare complessivo di circa 7 milioni di euro in un triennio.
I Punti impresa digitale delle Camere di commercio sono certificati tra le 40 Best practice a livello europeo della PA. A riconoscerlo è stato l’Istituto europeo della Pubblica amministrazione (Eipa), nell’ambito del premio dell’Epsa (European public sector award), rivolto ai migliori progetti della pubblica amministrazione presentati dai 28 Paesi dell’Unione europea.