I sette principi da seguire per realizzare la Digital Society, la ‘ricetta’ del guru estone Taavi Kotka

Per realizzare la Digital Society, oltre a una stretta collaborazione tra pubblico e privato dal punto di vista dello sviluppo tecnologico, bisogna seguire una scaletta di sette punti irrinunciabili. Ecco la “ricetta” di Taavi Kotka, quarantenne imprenditore e guru estone dell’Hi-tech.

Pubblicato il 26 Giu 2019

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L’evoluzione tecnologica e digitale entra sempre più, e più velocemente, nella vita di tutti i giorni: dopo lo sviluppo dell’Industria 4.0 sembra sempre più evidente e tracciato il percorso che porta alla Società 4.0. Ma per realizzare la Digital Society, oltre a una stretta collaborazione tra pubblico e privato dal punto di vista dello sviluppo tecnologico, “occorre seguire e mettere in pratica sette principi fondamentali, una scaletta di sette ‘punti’ irrinunciabili”, secondo Taavi Kotka, quarantenne imprenditore e guru estone dell’Hi-tech.

Kotka è a capo del centro di ricerca e sviluppo Jio in Estonia, ed è considerato dal Financial Times uno dei 15 maggiori esperti europei di innovazione digitale.

Dalla capitale estone Tallin è volato a Milano, dove ieri ha partecipato agli Stati Generali della Ricerca e dell’Innovazione, convegno che Regione Lombardia ha organizzato anche quest’anno nella sua sede milanese per fare il punto sulla situazione e le prospettive della Digital transformation nelle aziende, nella pubblica amministrazione e nella società.

Non solo in Italia, con i suoi 60 milioni di abitanti, ma anche nel piccolo Paese sulle sponde del mar Baltico, dove però l’innovazione viaggia a ritmo serrato.

“In Estonia la popolazione totale è composta da meno di un milione e mezzo di persone, in pratica è inferiore a quella di una metropoli come Milano, e al di fuori della capitale Tallin c’è una concentrazione, se di ‘concentrazione’ si può parlare, di appena quattro abitanti per chilometro quadrato”, fa notare Kotka.

Che spiega: “uno degli obiettivi per cui stiamo sviluppando soluzioni Digitali, quindi, è quello di rendere disponibili per tutti gli stessi servizi, online e non, nel modo più esteso, capillare ed efficiente, e a un costo il più basso possibile”. E aggiunge: “stiamo lavorando molto sulla strada dell’eGovernment e della semplificazione. Ad esempio, su ogni carta d’identità elettronica estone ogni cittadino ha un proprio numero e codice di identità digitale, con cui viene riconosciuto in maniera univoca per ogni operazione online con enti e istituzioni pubbliche e private”.

I 7 principi per arrivare alla Digital Society

Per portare con successo la Digital Transformation ai cittadini, e per realizzare quindi una compiuta, evoluta e tecnologica Digital Society – sottolinea l’esperto –, sono sette i principi da seguire, i ‘punti’ essenziali da realizzare. Davanti alla platea lombarda di politici, assessori, imprenditori e manager, Kotka porta dall’Estonia la sua ‘ricetta’ Hi-tech, la Checklist da completare per arrivare alla nuova Società 4.0.
Eccola:

1. Mettere a disposizione una connessione Internet veloce ovunque. Sviluppare banda larga e ultra-larga, e le nuove reti 5G

2. Stabilire una ‘identità digitale’ forte, univoca, sicura, per ogni cittadino e ogni azienda; e implementare ‘identificatori unici’, in grado di verificare online questa identità digitale, senza doppioni, inefficienze e ridondanze in rete. In pratica, ogni cittadino e ogni azienda deve avere “la stessa identità” digitale, per ogni operazione che può compiere online, con organismi, enti e istituzioni diversi

3. Sviluppare infrastrutture e piattaforme tecnologiche per la condivisione veloce e sicura dei dati (ad esempio, attraverso sistemi Blockchain)

4. Risolvere i problemi di proprietà, controllo e gestione dei dati e di Privacy (la normativa europea Gdpr è solo un primo passo in questa direzione)

5. Lavorare continuamente per costruire e difendere un senso di fiducia e affidabilità, da parte di cittadini e utenti, verso queste nuove tecnologie

6. Seguire politiche, azioni e normative che non favoriscano l’accumulo e la concentrazione di grandi quantità di dati sensibili in poche mani, ad esempio da parte dei colossi Hi-tech di livello mondiale, o di quelli nel campo della Sanità e della Finanza

7. Non smettere di “divertire il proprio pubblico”, fornendo sempre nuove soluzioni innovative, pratiche, efficienti, in grado di dare risposte funzionali a questioni concrete

Sette passi da compiere in modo da sviluppare e utilizzare tecnologie per creare valore, servizi e strumenti diffusi, e non concentrati nelle mani di pochi. Ma per arrivare a questi risultati, e alla cosiddetta Società 4.0, c’è un enorme problema di inclusione, tecnologica, economica e sociale, nei vari Paesi e nelle diverse zone del mondo, da affrontare e risolvere.

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Stefano Casini

Giornalista specializzato nei settori dell'Economia, delle imprese, delle tecnologie e dell'innovazione. Dopo il master all'IFG, l'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Milano, in oltre 20 anni di attività, nell'ambito del giornalismo e della Comunicazione, ha lavorato per Panorama Economy, Il Mondo, Italia Oggi, TgCom24, Gruppo Mediolanum, Università Iulm. Attualmente collabora con Innovation Post, Corriere Innovazione, Libero, Giornale di Brescia, La Provincia di Como, casa editrice Tecniche Nuove. Contatti: stefano.stefanocasini@gmail.com

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