“I vantaggi del 5G sono la velocità, che arriverà fino a 10 gigabit per secondo, la latenza, quindi la velocità con cui la rete risponde a un input, che scenderà sotto i 10 millisecondi per arrivare fino a zero e la capacità della rete di gestire fino a un milione di oggetti connessi per km2″.
Alessandro Magnino, Head of marketing corporate & public sector Vodafone Business, riassume così le potenzialità della rete 5G, che vede Vodafone in prima fila in una sperimentazione che trasformerà Milano nella capitale di questa nuova tecnologia.
Il punto della situazione sul 5G, secondo la visione di Vodafone Business, è stato fatto nel corso dell’incontro “Il futuro della comunicazione industriale tra TSN e 5G”, uno degli eventi del convegno di apertura di Sps Italia 2019.
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Il 5g diventa business e Milano il suo “laboratorio”
L’azienda di telecomunicazioni ha puntato molto su questa nuova tecnologia, lanciando il claim “Vodafone: Milano diventa la capitale del 5G in Europa” e avviando una forte campagna di investimenti. A oggi, secondo i dati forniti da Vodafone, che ha anche messo a punto un sito web interamente dedicato a questa nuova tecnologia, l’investimento è particolarmente imponente e i risultati attesi molto ambiziosi. Si parla in 4 anni, su Milano, di 90 milioni di euro: la copertura nel 2018 è stata dell’80% con la previsione di completamento nel 2019, i partner e gli endorser di Vodafone sono 38, mentre gli user case sono ormai diverse decine.
“Finalmente si parla di 5G anche in un contesto industriale – sottolinea Magnino – perché sicuramente questa tecnologia avrà un impatto sulla vita dei consumatori privati ma anche, e sopratutto, su quella delle aziende. A Sps Italia 2019 parliamo di manifacturing, dove siamo ormai impegnati, da diversi mesi. Abbiamo trasformato Milano in un laboratorio a cielo aperto per il 5G. Un percorso che abbiamo voluto fare con molta concretezza – prosegue – iniziando a sviluppare casi di uso in vari ambiti, dalla sanità all’intrattenimento fino all’industria 4.0”.
Il 5g arriva in azienda: gli use case
E proprio industria 4.0, per le sue caratteristiche peculiari, sarà il vero banco di prova della nuova tecnologia di comunicazione applicata alla macchina. “Vedremo molta innovazione nel mondo industriale – spiega Magnino – principalmente nell’internet delle cose e nell’Edge computing. La possibilità infatti, è quella di spostare la capacità elaborativa dove le informazioni vengono prodotte, come all’interno di un contesto industriale”.
Tra le decine di use case, messe in campo da Vodafone nel capoluogo lombardo la maggioranza, più di una decina di attività, riguarda i temi di industry 4.0 e manifacturing. I campi di applicazione, quindi interessano attualmente la smart logistics, la robotica collaborativa, l’enhanced retail experience.
“Sul mondo di Industry 4.0 abbiamo alcuni casi d’uso molto rilevanti – sottolinea Magnino – il primo di questi fa riferimento alla possibilità di usare robot per la logistica dell’ultimo miglio che consente, attraverso robot che si muovono in modo autonomo, di consegnare merci o prodotti sia all’interno di città che di contesti industriali come magazzini e uffici. In questo senso è chiaro che a fare la differenza c’è la capacità del 5G di consentire agli oggetti di muoversi liberamente ma anche di aiutare, attraverso l’edge computing, mezzi o veicoli che si muovono da soli a riconoscere gli ostacoli e superarli per arrivare dove devono fare la consegna”.
Un altro caso di uso importante, sviluppato assieme ad Abb, riguarda il robot collaborativo, che non solo è in grado di fare attività, ma anche di riconoscere la persona che sta lavorando alla macchina. Anche questo esalta le qualità del 5G, sopratutto per quanto riguarda la bassa latenza, la velocità con cui la rete risponde a un input consentendo una migliore efficienza.
Altro caso di uso riguarda la realtà aumentata, quella che è già utilizzata con il 4G, ma che sarà implementata dalle prestazioni del 5G. Attraverso l’use case i manutentori, dotati di appositi occhiali, potranno visualizzare a schermo non solo l’oggetto su cui devono intervenire, ma anche le istruzioni, con modelli 3D che consentono, teleguidati a distanza, di operare solo dove necessario.
L’ultimo caso d’uso è stato sviluppato assieme al politecnico di Milano e riguarda l’utilizzo del 5G in una linea di assemblaggio industriale. Il 5G ha permesso di distribuire sulla linea dei sensori in grado di raccogliere gli input e quanto avviene sulla linea di assemblaggio, e attraverso meccanismi di machine learning, trasformare queste informazioni in input che vengono restituiti alla linea di assemblaggio per migliorarne la produttività e ridurre gli scatti di produzione senza che si fermi macchina.
Action for 5G: la dall di Vodafone per le imprese
All’attività di sperimentazione sul campo però, Vodafone ha affiancato anche un bando da 2,5 milioni di euro che prevede finanziamenti, consulenza tecnica e progettuale sul 5G, nonché l’accesso alla rete sperimentale 5G presso l’Open Lab di Vodafone.
Il bando è dedicato a start up, piccole e medie imprese e imprese sociali che possono candidare il loro progetto innovativo da sviluppare o potenziare con la tecnologia 5G. Si possono candidare sia progetti già sul mercato, dove il 5G migliora l’esperienza di utilizzo o abilita nuove funzionalità, sia progetti ad uno stadio iniziale realizzabili solo con il 5G.
Nella prima edizione sono stati presentati 225 progetti, 63 candidature selezionate, 22 interviste e 5 progetti presentati al board. Due i vincitori.
Math&sport
Start up innovativa di Milano costituita nel 2016. Applica la matematica e la data science al mondo dello sport per ottimizzarne le performance. Grazie ad Action for 5G renderà più interattiva e coinvolgente l’esperienza del tifoso allo stadio con informazioni di gioco in realtà aumentata real time.
Wear
Start up innovativa di Ferrara, nata nel 2014 e focalizzata sulla realtà aumentata a supporto delle attività di training e manutenzione per il mondo del manufacturing. Grazie ad Action for 5G realizzerà una soluzione di manutenzione assistita da remoto in realtà aumentata 3D e real time collaboration.