Prima di lasciare il 2 maggio la sua carica alla direzione generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese del Ministero dello Sviluppo Economico, Stefano Firpo ha concluso la sua “missione Industria 4.0” firmando altri quattro decreti di concessione dei finanziamenti per avviare al completamento la rete dei Competence Center italiani.
Dopo Genova e Milano, per i quali i decreti erano stati siglati a metà aprile, Firpo ha infatti firmato, lo scorso 29 aprile, altri 4 decreti di concessione per l’avvio dei competence center di Torino, Bologna, Padova e Pisa. Mancano all’appello adesso soltanto i Competence Center Meditech (Napoli-Bari) e Cyber 4.0 (Roma), le ultime due ad aver avviato la costituzione delle legal entity che si occuperanno della governance del progetto (Napoli il 19 Marzo e Roma il 10 aprile).
Le firme dei decreti sono un passaggio importante perché permettono di attivare quei finanziamenti statali che, uniti alle risorse messe a disposizione dalle diverse realtà che compongono i competence center, saranno il “motore” di queste strutture.
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Che cosa sono i Competence Center
I centri di competenza sono uno dei “pilastri” fondamentali della piattaforma Industria 4.0 iniziata nella passata legislatura dal ministro Calenda. I Competence Center vengono definiti come poli di innovazione costituiti, nella forma di partenariato pubblico-privato, da almeno un organismo di ricerca e da una o più imprese che hanno, come finalità, l’orientamento e la formazione delle imprese (in particolare le Pmi) e l’attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in ambito Industria – Impresa 4.0.
Oggi firmati altri 4 decreti di concessione per l'avvio dei competence center di Torino, Bologna, Padova e Pisa. La rete dei poli sul trasferimento tecnologico di industria 4.0 si completa. pic.twitter.com/npyuWrftaQ
— Stefano Firpo (@StefanoFirpo) April 30, 2019
In Piemonte la Manifattura 4.0 riparte da Lingotto e Mirafiori
Occuperà oltre 14 mila m2 all’interno del Lingotto, che fu il simbolo della nascita della grande industria in Italia e sede di produzione della Fiat, il Competence Center CIM 4.0 (Competence Industry Manufacturing 4.0). E in futuro potrà sfruttare spazi molto più grandi in un altro luogo simbolo, quello di Mirafiori. Il Centro di competenza costituito dal Politecnico e dall’Università di Torino con la partership di 24 imprese, punta all’industria del futuro e proprio al settore manifatturiero.
Il centro di competenza, quindi, metterà a punto nuove tecnologie, basate sull’introduzione capillare del digitale lungo tutta la catena dei processi produttivi, abbinate a nuovi modelli economici, a una nuova organizzazione del lavoro. Una scelta quasi obbligata in un contesto, come quello piemontese, nel quale la manifattura, componente forte del tessuto industriale, vede la presenza di grandi imprese di livello internazionale a cui sono collegate filiere di piccole medie aziende.
Big Data al servizio della manifattura per il BI-REX di Bologna
Meccatronica, Automotive, Biomedicale e Agrifood: sono i settori che vedono l’Emilia Romagna come eccellenza a livello internazionale e sui quali si concentrerà BI-REX (Big Data Innovation & Research EXcellence), il competence center, capofila l’Universita di Bologna, che ha visto nascere un partenariato pubblico-privato di 61 attori.
BI-REX è un centro di alta specializzazione al servizio delle imprese di tutta Italia, preferenzialmente PMI, nato per fornire assistenza e indirizzo nell’adozione di tecnologie abilitanti. In primis ibig datadi rilevanza industriale, ma anche la cyber security, la manifattura additiva, la manutenzione predittiva e la robotica collaborativa, ma anche la formazione su Industria 4.0 e l’avvio di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
I laboratori di SMACT per il Triveneto
Il Competence Center del Triveneto si chiama SMACT e punta su Social network, Mobile platforms & apps, advanced Analytics and big data, Cloud e internet of Things. Un progetto che riunisce tutti i principali atenei del triveneto nell’ottica di incentivare l’applicazione delle tecnologie 4.0 ai settori chiave, definite come le quattro A del Made in Italy, che sono automazione, abbigliamento, arredamento e agroalimentare, e che oggi esprimono un forte valore imprenditoriale proprio del territorio.
L’idea del Competence Center del Triveneto è quella di realizzare veri e propri laboratori, che non siano non solo dimostrativi, dove le tecnologie sviluppate possano essere testate per passare dalla prova all’applicazione in azienda. Un Competence Center suddiviso in tre laboratori ideali: il demostration lab, per dare dimostrazione delle tecnologie, il training lab per la formazione degli operatori, degli imprenditori e dei maker 4.0, e poi il cuore del Competence Center, ovvero il codesign & trasformation lab, per creare progetti di innovazione. Progetti che devono essere creati insieme, codesign appunto, tra Università, enti di ricerca e aziende.
Artes 4.0 e Pisa diventa la capitale della robotica
ARTES 4.0 è il Centro di Competenza coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa sviluppato nell’ambito del Piano nazionale Impresa 4.0. ARTES 4.0 sta per Advanced Robotics and enabling digital TEchnologies & Systems 4.0. ARTES 4.0 si dedicherà alla realizzazione di progetti di ricerca applicata, di trasferimento tecnologico e di formazione sulla robotica avanzata e sulle tecnologie digitali abilitanti collegate, agendo nel quadro degli interventi connessi al Piano nazionale Impresa 4.0, contando su una struttura “a rete”che garantisce l’intera copertura nazionale e una proiezione internazionale sulle tematiche selezionate di alta specializzazione.
Il Competence Center, quindi, punta a intervenire principalmente su due aspetti, la robotica, in particolare quella legata ai robot collaborativi, e gli ambienti virtuali dalla simulazione alla realtà aumentata. A livello tecnologico, si focalizzerà sulla robotica, perché assieme all’automazione è considerata una delle chiavi di volta dell’industria 4.0. Ma insieme a questa sono state inserite tecnologie abilitanti, realtà virtuale, big data, cybersecurity. Tutte tecnologie che sono possono aiutare a crescere quello che è il punto di forza della nostra industria, il comparto manifatturiero.