Master e borse di studio per l’alta formazione. Attraverso questi mezzi ABB e l’Università degli studi di Brescia rafforzano la loro partnership con la partecipazione attiva dell’azienda all’educazione di studenti universitari e laureati qualificati.
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L’attività di ABB con l’università di Brescia
ABB sarà parte attiva nello svolgimento di studi e ricerche volti all’innovazione tecnologica nei campi dell’energia e dell’automazione. Sono inoltre previste attività formative per il raggiungimento di un sempre più elevato livello culturale dei tecnici ABB, favorendo il loro aggiornamento professionale tramite contatti e collaborazioni con strutture dell’Università e ricorrendo all’utilizzo di corsi del cui contenuto didattico l’Università sarà garante.
Da parte sua, l’Università metterà a punto iniziative atte a migliorare e completare la formazione accademica e professionale degli studenti, anche mediante la sperimentazione di nuove modalità didattiche e lo svolgimento di attività integrative che prevedono l’utilizzo dei laboratori di ricerca ABB. Il contributo di ABB consisterà nell’utilizzo di attrezzature e competenze tecnico-scientifiche per lo svolgimento di varie attività, con particolare riguardo a tesi, progetti ed elaborati di laurea, studi e ricerche a completamento delle attività didattiche, esercitazioni di progetto e laboratorio, nonché l’organizzazione di visite di gruppi di studenti, incontri e seminari in varie sedi per approfondire temi specifici.
Le collaborazioni precedenti
La collaborazione fra Università degli Studi di Brescia e ABB aveva già prodotto ottimi risultati negli anni scorsi, con la pubblicazione di vari interventi in congressi IEEE. Nel 2013, l’Università di Brescia si è aggiudicata uno degli “ABB Research Grant” assegnati a 40 progetti di ricerca industriale di eccellenza a livello globale. In tutti questi casi, il focus delle attività era stato posto soprattutto sulle reti di comunicazione, sia cablate che wireless, utilizzate nell’automazione industriale.
Il nuovo accordo stipulato permetterà di estendere la collaborazione ad altri settori, con particolare attenzione alle attività del laboratorio universitario eLUX, come per esempio le microgrid, ovvero reti di alimentazione in bassa o media tensione in grado di funzionare in modo indipendente dalla rete di distribuzione elettrica per le quali si prevede un grande sviluppo nel prossimo futuro, e la ricarica di veicoli elettrici.