Più alternanza e più formazione per aiutare i giovani a cogliere le opportunità di lavoro, per tutelare i lavoratori. È una convinzione che diventa anche il titolo della petizione che Federmeccanica lancerà sulla piattaforma Change.org a sostegno dell’alternanza scuola lavoro e della formazione di qualità.
Tra gli obiettivi, quindi, la possibilità di offrire nuovi lavori di qualità e migliorare il lavoro di chi è occupato percorrendo una strada che era già stata iniziata con il Rinnovamento Contrattuale, il decalogo Impegno e, recentemente, il manifesto Più Impresa!.
“Con questa petizione vogliamo mandare un segnale positivo e costruttivo – sottolinea Alberto Dal Poz, Presidente di Federmeccanica in una nota – attendiamo che lo stesso segnale arrivi dal Governo con misure concrete. C’è un interesse generale in gioco, quello del Paese. Le basi per uno sviluppo sostenibile sono le competenze delle persone. Dobbiamo crearle. Noi ci crediamo, tanto abbiamo fatto e continueremo a farlo. Da soli però non riusciremo a vincere le sfide che ci aspettano in un mercato sempre più competitivo. Servono norme mirate e risorse. Lanciamo quindi un appello a tutti coloro che come noi credono che il futuro si possa costruire insieme, partendo dall’istruzione e la formazione.”
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Le richieste al governo
Dalle recenti indagini congiunturali della Federazione è emerso che il 48% delle aziende associate ha bisogno di personale qualificato che non riesce a reperire sul mercato. Allo stesso tempo c’è la necessità di aggiornare senza sosta le competenze delle persone già in azienda per gestire e non subire il cambiamento. Conoscenza, sapere e competenza sono, infatti, le infrastrutture immateriali fondamentali per un Paese 4.0.
Con la petizione, quindi, Federmeccanica intende sollecitare il Governo a:
- mantenere, in particolare negli istituti tecnici e professionali, 400 ore di alternanza scuola-lavoro, o strumenti equivalenti, nel triennio per tutti gli studenti e continuare a garantire alle Scuole direttamente interessate strumenti e dotazioni finanziarie semmai superiori, e non inferiori, a quelle attualmente previste
- riconoscere il credito di imposta, o misure equivalenti, per le spese fatte dalle aziende per l’alternanza e la formazione del personale funzionale a Industry 4.0 (tecnologie, macchinari, organizzazione, modelli di business etc).
L’alternanza scuola lavoro va potenziata
Per conoscere l’ambiente complesso di un’impresa e per imparare qualcosa di utile, è necessario un tempo adeguato, spiega Federmeccanica, e l’impegno da parte di tutti: istituzioni, scuole e imprese. Le imprese non vogliono un’alternanza qualunque ma un’alternanza di qualità, basata sulla collaborazione tra Scuola e Impresa in ogni fase, dalla progettazione alla valutazione dei risultati.
Per il buon funzionamento occorrono processi strutturati, impiego di risorse materiali e immateriali, flessibilità e capacità di adattamento di ogni attore. Tutor aziendali e Insegnanti hanno bisogno di un continuo aggiornamento e deve essere reso sistematico il confronto tra Scuole, Imprese e centri di ricerca. Tutto questo richiede un supporto normativo, amministrativo ed economico.
Scuola e impresa sempre più uniti
Proprio per sottolineare l’importanza “culturale” di rendere sempre più stretto il legame tra mondo della scuola e mondo dell’impresa, Federmeccanica, con il Vicepresidente Federico Visentin, sarà il prossimo 29 novembre a Verona in occasione di JOB&Orienta.
“Con il nostro Progetto pilota Traineeship – spiega Federico Visentin, Vicepresidente di Federmeccanica con delega all’Education – abbiamo dimostrato che si può fare un’alternanza che produce buoni risultati. In più di 50 scuole nel Paese quasi 5000 studenti hanno fatto esperienze molto qualificanti, grazie a una stretta collaborazione scuola-impresa, in circa 946 aziende, impiegando tutte le 400 ore previste nel triennio”.
“Si può dire che ora questi ragazzi hanno una conoscenza dell’ambiente di lavoro – continua – e posseggono competenze che prima non avevano. Sicuramente questo li aiuterà a trovare una buona occupazione quando termineranno gli studi. Non si deve ora fare passi indietro e soprattutto negli istituti tecnici e professionali non si devono ridurre le ore di alternanza e perdere le risorse per le Scuole. Si deve invece potenziare l’alternanza di qualità e andare avanti”.
Serve la formazione permanente
L’apprendimento, inoltre, non finisce a scuola ma deve essere permanente, sottolinea Federmeccanica, anche perché l’istruzione inizia ciò che poi la formazione completa e continua in azienda. Questa è l’unica vera garanzia per rimanere occupabili nel tempo. Nelle Imprese c’è bisogno di aggiornare senza sosta le competenze delle persone per gestire e non subire il cambiamento.
Nel Contratto Nazionale dei metalmeccanici è stato introdotto il diritto soggettivo alla formazione. Per raggiungere questi obiettivi, aziende e collaboratori non possono essere lasciati soli, perché in futuro la necessità di formazione sarà sempre maggiore e rappresenterà sempre più un asset strategico. Perché avvenga un incremento significativo, deve essere adeguatamente finanziata dalle Istituzioni, soprattutto quella sulle nuove tecnologie.