Come vi avevamo anticipato, il prossimo 27 novembre prenderà il via la procedura negoziale del programma di incentivi rivolti ai progetti di ricerca e sviluppo promossi nell’ambito delle aree tecnologiche collegate ai tre cluster Fabbrica intelligente, Agrifood e Scienze della vita di valore compreso tra 5 e 40 milioni. Con un Decreto direttoriale del 20 novembre 2018 il Ministero dello Sviluppo Economico ha annunciato che il prossimo 22 gennaio 2019 partirà anche la procedura a sportello, valida per i progetti di importo compreso tra 800 mila e 5 milioni di euro per i soli ambiti Fabbrica intelligente e Agrifood.
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Gli incentivi
Ricostruiamo brevemente di che cosa si tratta. Lo scorso 5 marzo il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato un decreto che introduce nuove agevolazioni in favore dei progetti di ricerca e sviluppo promossi nell’ambito delle aree tecnologiche collegate ai tre cluster Fabbrica intelligente, Agrifood e Scienze della vita. Le risorse stanziate sono 562 milioni di euro che provengono per la maggior parte (440,1 milioni) dal PON Imprese e Competitività 2014-2020 del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale e sono dedicati in gran parte, ma non esclusivamente, alle regioni centromeridionali.
In particolare, i progetti devono essere realizzati nelle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna), con il possibile coinvolgimento, in caso di progetti realizzati in forma congiunta, di unità operative localizzate nelle regioni più sviluppate.
Dei 562 milioni complessivi, 225 milioni sono dedicati a progetti nell’ambito dell’area fabbrica intelligente (qui l’elenco ufficiale delle tecnologie e degli ambiti applicativi sui quali devono vertere i progetti di ricerca e sviluppo).
Le risorse saranno assegnate con due diverse procedure, a seconda dell’entità del progetto: la procedura a sportello per i progetti tra 800 mila euro e 5 milioni di euro, che partirà appunto il prossimo 22 gennaio 2019, alla quale sono riservati 167 milioni di euro, e la procedura negoziale per i progetti tra 5 e 40 milioni di euro, che partirà il 27 novembre.
I soggetti ammissibili all’incentivo sono le imprese che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e i centri di ricerca. Sono ammessi, per i soli progetti congiunti (fino a tre per la procedura a sportello e fino a cinque per quella negoziale), anche gli organismi di ricerca.
Gli incentivi, per entrambe le procedure, sono di due tipi: contributo diretto e finanziamento agevolato. Per i progetti di ricerca i contributi sono più elevati che per i progetti di sviluppo e per le iniziative delle PMI maggiori che per le grandi imprese. L’incentivo massimo, considerati questi fattori, è il 60% delle spese ammissibili e vale per i progetti di ricerca delle PMI. Il contributo minimo invece è il 15% e vale per i progetti di sviluppo delle grandi imprese.
Quanto al finanziamento agevolato, il tasso agevolato è pari al 20% del tasso di riferimento e si applicherà a un finanziamento del 20% dei costi ammessi.
Trattandosi di aiuti di stato, questi incentivi non sono cumulabili con altri aiuti di stato, ma sono invece cumulabili con il credito d’imposta per le spese incrementali in Ricerca e Sviluppo.
Le due procedure
La procedura a sportello per i progetti più piccoli parte direttamente con la presentazione del progetto. La procedura negoziale invece è più complessa e prevede che le imprese inviino, dal 27 novembre, una proposta di massima che illustra il contenuto e la finalità del progetto, la coerenza con i settori agevolati (in questo caso la fabbrica intelligente), la rilevanza dei risultati della ricerca ecc. Questa domanda viene esaminata da un esperto del CNR. Il Ministero intanto avvia un’interlocuzione con le regioni dove si farà l’investimento per capire se intendono partecipare al sostegno.
Se la valutazione del CNR è positiva si stipula un Accordo per l’Innovazione. A questo punto si definiscono i soggetti, i costi e le agevolazioni concedibili che, come dicevamo, possono essere un contributo alla spesa o un finanziamento agevolato. Poi le imprese possono presentare i progetti dettagliati. A questo punto parte la vera e propria istruttoria tecnica che condurrà alla concessione delle agevolazioni.