Uno stanziamento di 70 milioni di euro di fondi POR FESR 2014-2020 che, secondo le stime, potrà generare circa 140 milioni di euro su progetti di ricerca e innovazione e muovere investimenti attorno a 1,4 miliardi di euro, circa lo 0,5% del Pil di tutta la regione. È questo l’obiettivo della Call “Hub ricerca e innovazione” approvata dalla giunta di Regione Lombardia su proposta del vice presidente e assessore alla Ricerca, Innovazione, Fabrizio Sala, il cui bando si aprirà a gennaio 2019.
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Punto di incontro tra ricerca e innovazione
La struttura, innovativa della “call” è quella già collaudata, con successo in merito agli Accordi per la Ricerca, promossi sempre da Regione: l’obiettivo dichiarato è, infatti, quello di promuovere sinergie inedite tra filiera della ricerca, sia pubblica sia privata, e mondo produttivo per favorire lo scambio di competenze dall’una all’altro.
“È un bando innovativo che aprirà a gennaio e si chiuderà a fine marzo, poi andrà in negoziazione – ha sottolineato il vicepresidente Sala – e il termine massimo per l’avvio dei progetti è a 30 mesi. Premiamo le eccellenze, le idee che abbiamo nelle università, nei Centri di ricerca e nelle aziende in linea con la nostra impostazione che vede in primo piano il trasferimento tecnologico”.
A chi si rivolge la call
La Call sarà rivolta a Organismi di Ricerca, Università e Imprese aggregati in forma di partenariati, che siano composti da un minimo di tre fino a un massimo di otto soggetti: tra questi almeno uno dovrà essere una PMI e uno un organismo di ricerca.
Ecco le aree di interesse
I progetti proposti dovranno interessare una delle sette aree di specializzazione previste ovvero Aerospazio; Agroalimentare; Eco-industria; Industrie creative e culturali; Industria della Salute; Manifatturiero Avanzato; Mobilità sostenibile. Oppure, i progetti potranno ricadere nel driver trasversale di sviluppo smart cities and communities.
Fino a 5 milioni per progetto
Ciascun partenariato e dunque ciascun progetto potrà ricevere un’agevolazione fino a 5 milioni di euro. L’intensità d’aiuto massima, sia per attività di Ricerca industriale che di Sviluppo Sperimentale risulta pari al 60% delle spese ammesse per le Piccole Imprese, al 50% per le Medie e al 40% per le Grandi Imprese e gli Organismi di Ricerca.