“Iper e super ammortamento, Nuova Sabatini, contratti di sviluppo e credito d’imposta per investimenti in R&S saranno confermati” e Industria 4.0 sarà sempre più Impresa 4.0. Lo ha ribadito il Ministro Luigi Di Maio oggi, alla ripresa dell’audizione alla Camera dei Deputati davanti alle commissioni riunite Attività Produttive, Lavoro e Affari Sociali sulle linee programmatiche (la prima parte risale allo scorso 12 luglio). La domanda posta allora dai deputati Pier Luigi Bersani (Liberi e Uguali) e Sara Moretto (Partito Democratico), così come le altre alle quali ha risposto oggi il ministro, era rimasta inevasa per mancanza di tempo.
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In arrivo un Pacchetto Decertificazione
Dopo un passaggio su Ilva e Taranto, l’avvio è sul tema della sburocratizzazione e della semplificazione: “Nel corso di questi mesi abbiamo discusso con le associazioni di categoria, in diversi tavoli tecnici, delle semplificazioni alle imprese. Nel prossimo Decreto Urgenze che conterrà provvedimenti su Genova, Ischia e il terremoto Centro Italia, ci saranno anche i primi provvedimenti del Pacchetto Decertificazione, che poi sarà completato entro l’anno”. DI che cosa si tratta? Di uno strumento che consentirà di “alleggerire o superare gli oneri documentali e certificativi a carico delle imprese”.
Uno sforzo simile sarà fatto in materia Lavoro. “Redigeremo un Codice del lavoro, un testo che farà ordine nelle oltre 140 leggi attive oggi sulla materia”. Un’attività – quella della creazione dei codici – che poi proseguirà per “abolire le leggi che si sovrappongono” in tutti gli ambiti.
Sempre più Impresa 4.0
Poi la risposta alla domanda dei deputati Bersani e Moretto sulle Politiche industriali. “La sessione di bilancio è alle porte, ma posso dire già adesso che sicuramente iper e super ammortamento, Nuova Sabatini, contratti di sviluppo, credito d’imposta per investimenti in R&S saranno confermati. Per tutte le misure, però, stiamo cercando di sburocratizzarne l’accesso, laddove le imprese utilizzatrici ci hanno segnalato difficoltà, e cercheremo di renderle maggiormente a misura di PMI. Nello specifico, si usa ancora l’espressione Industria 4.0, ma in realtà deve essere, è e sarà sempre di più Impresa 4.0”.
La formazione
Parlando quindi di Impresa 4.0 Di Maio si è poi soffermato sul tema della formazione. “Il sistema di formazione del personale va potenziato. Introdurremo nuove misure anche per la formazione degli imprenditori, che hanno bisogno quanto il personale di formazione al passo con i tempi”.
La Banca degli Investimenti
Il ministro è poi tornato sulla Banca degli Investimenti prevista dal contratto di governo. “Il fondo di garanzia per le PMI sarà rifinanziato fino alla nascita della Banca per gli Investimenti, che avrà l’obiettivo di riordinare i sistemi di garanzia e finanziamento che esistono nell’ordinamento. Ovvio che la banca dovrà avere complessivamente una dotazione maggiore di quella dei singoli fondi attuali”, ha detto.
E restando in tema di fondi, Di Maio ha parlato di Made In Italy ed Export. “Vogliamo continuare a implementare il Fondo per il made in Italy. Vogiamo però ampliare il numero di imprese protagoniste del nostro Export. Per farlo non basteranno i 130 milioni già stanziati per il 2018, i 50 milioni per il 2019 e i 50 milioni per il 2020. Ci sarà bisogno di finanziare ulteriormente queste attività”.
L’impegno dell’Italia sulla Blockchain
Una buona notizia: il 27 settembre l’Italia aderirà al partenariato europeo sulla Blockchain. “Finora eravamo l’unico paese europeo a non averlo fatto”, ha detto Di Maio. Su Innovation Post avevamo sottolineato lo scorso aprile, in occasione della creazione del partenariato europeo per lo sviluppo delle tecnologie blockchain, questa incredibile mancanza. “Sul tema Blockchain stiamo cercando di favorire alcune sperimentazioni per testare sul campo questa tecnologia”, ha aggiunto il ministro. “Stiamo lanciando una call for experts per redigere una strategia nazionale sia per la blockchain che per l’intelligenza artificiale. Coinvolgeremo le migliori menti del Paese e il Parlamento sarà chiamato a esprimersi sui temi di matrice etica che l’Intelligenza Artificiale e le macchine pongono”.