Kuka semplifica il cobot: nasce LBR iisy

Kuka ha presentato in anteprima alla fiera di Hannover il nuovo robot collaborativo LBR iisy. Rispetto al fratello maggiore LBR iiwa, ha 6 assi, sbraccio di 600 mm e supporta un payload di 3 kg, ma a un prezzo nettamente più contenuto. In commercio dal 2019.

Pubblicato il 07 Mag 2018

Kuka LBR iisy


La richiesta di processi di produzione sempre più flessibili e semplici da gestire è in continuo aumento, e proprio per rispondere alle future esigenze Kuka ha presentato in anteprima alla fiera di Hannover il nuovo robot collaborativo LBR iisy.

Se fossimo inglesi potremmo utilizzare senza tema di smentita per iisy il vecchio detto “less is more”. Infatti, rispetto al modello iiwa, che ha fatto la “storia” della robotica collaborativa e che certamente non andrà in pensione, l’LBR iisy ha un asse in meno (6 contro 7), uno sbraccio più corto (600mm contro 800), supporta un payload inferiore (circa 3 kg contro 7/14 del fratello maggiore) e ha un peso contenuto sotto i 19 kg. Ma questa semplificazione, oltre a migliorare la precisione della macchina (i calcoli sono meno complessi), porta anche a una riduzione davvero consistente del prezzo: se per l’LBR iiwa si parte da cifre dell’ordine dei 60 mila euro a salire, l’LBR iisy, quando sarà disponibile nel 2019, potrebbe costare da metà a un terzo di questa cifra. Un prezzo che apre a una nuova classe di utilizzi, soprattutto unito alle dimensioni compatte e alla rapidità di messa in opera. Un esempio tipico di settore di applicazione potrebbe essere l’industria elettronica, in particolare sui mercati asiatici.

Un robot “facile”

Del resto, il nome iisy non è stato scelto a caso, e indica l’effettiva “semplicità” nel mettere all’opera la macchina. È stato infatti pensato anche per utilizzatori che conoscono il processo produttivo, ma difficilmente hanno competenze di programmazione. In effetti, iisy è in grado di adattarsi a operatori con diversi livelli di competenza, tanto da poter essere programmato/istruito in vari modi, che vanno dall’uso del linguaggio Java alla guida manuale dell’hardware.

Grazie alla notevole flessibilità del sistema di programmazione, iisy è a suo agio in ambiti dove sia necessario cambiare frequentemente i compiti e le sequenze, pur rimanendo all’interno di una operatività fondamentalmente lineare. In questo si differenzia quindi da iiwa, che si presta a compiti più complessi, grazie ai 7 assi e alla portata e sbraccio maggiori. Le due macchine, in effetti, sono fra loro complementari, e infatti iisy si affiancherà a iiwa nell’offerta di Kuka.

Pronto in 30 minuti

Kuka dichiara che il tempo di messa in servizio del cobot iisy è inferiore ai 30 minuti e che la riprogrammazione per fargli eseguire nuovi compiti è altrettanto facile e veloce. Inoltre, nel caso che venga interrotto inaspettatamente mentre opera, iisy ricorda i movimenti e le azioni compiute, per cui può ripartire nel suo lavoro senza necessità di rifare il processo di istruzione.

Dal punto di vista tecnico, iisy sfrutta l’esperienza accumulata con iiwa e con il KR3 Agilus, e supporta tutte le principali funzionalità standard industriale, da OPC UA agli ingressi analogici e digitali, ai sensori di sicurezza eccetera. Inoltre, esso risulta integrato nell’ecosistema industry 4.0 di Kuka: potrà usare il cloud di Kuka Connect per condividere e far analizzare i propri dati, o per trasmettere ad altri esemplari le istruzioni ricevute; infine, avrà a disposizione una libreria di applicazioni software per estenderne l’ambito applicativo.

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Renzo Zonin
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