Rinnovati sì, ma come? Superammortamento e iperammortamento sono stati inseriti nel testo del disegno di legge di bilancio 2018 approvato lunedì scorso a Palazzo Chigi, prevedendo per entrambi il rinnovo per un anno, ma ci sono alcune variazioni rispetto alla disciplina attuale. Vediamole tutte.
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Iperammortamento con consegna a tutto il 2019
Rinnovo totale per l’iperammortamento. Le agevolazioni si applicano anche agli investimenti in beni materiali strumentali nuovi effettuati “entro il 31 dicembre 2018, ovvero entro il 31 dicembre 2019, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2018 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione”. La proroga vale sia per i beni materiali che per i beni immateriali (i software), nelle stesse modalità in vigore quest’anno: l’incentivo per i software resta cioè al 140% ed è vincolato all’acquisto anche di un bene materiale rientrante nell’allegato A.
Possibile sostituzione del bene
Arriva la possibilità di sostituire i beni oggetto di iperammortamento durante il periodo di fruizione dell’incentivo: se nel corso del periodo di fruizione della maggiorazione del costo si verifica il realizzo a titolo oneroso del bene oggetto dell’agevolazione, non viene meno la fruizione delle residue quote del beneficio, così come originariamente determinate, a tre condizioni: nello stesso periodo d’imposta del realizzo, l’impresa deve:
- sostituire il bene originario con un bene materiale strumentale nuovo avente caratteristiche tecnologiche analoghe o superiori a quelle previste dall’allegato A alla legge 11 dicembre 2016, n. 232;
- attestare l’effettuazione dell’investimento sostitutivo, le caratteristiche del nuovo bene e il requisito dell’interconnessione secondo le regole previste dall’articolo 1, comma 11, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (cioè occorre produrre una nuova dichiarazione, attestazione o perizia).
- Nel caso in cui il costo di acquisizione dell’investimento sostitutivo di cui al comma 6 sia inferiore al costo di acquisizione del bene sostituito e sempre che ricorrano le altre condizioni previste alle lettere a) e b) del comma 6, la fruizione del beneficio prosegue per le quote residue fino a concorrenza del costo del nuovo investimento.
Superammortamento al 130%. Via le auto.
Per quanto riguarda il superammortamento, che nei primi due anni di vigenza prevedeva la maggiorazione del 40% del valore dei beni strumentali, arriverà un rinnovo al ribasso: gli investimenti in beni materiali strumentali acquistati dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018, ovvero entro il 30 giugno 2019, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2018 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione, sono agevolati con una maggiorazione del 30% anziché del 40%.
Inoltre si restringe ulteriormente l’ambito di applicazione. Se già dal 2017 gli autoveicoli a uso promiscuo erano stati rimossi dai beni incentivati, la nuova formulazione esclude dal beneficio tutti “i veicoli e gli altri mezzi di trasporto di cui all’art. 164, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi”.
Nuova Sabatini
Nuove risorse in arrivo per far sì che la Nuova Sabatini sia effettivamente fruibile durante il 2018 (e oltre): arrivano infatti 55 milioni di euro per l’anno 2018, di 110 milioni di euro per l’anno 2019, di 110 milioni di euro per l’anno 2020, di 110 milioni di euro per l’anno 2021, di 110 milioni di euro per l’anno 2022 e di 55 milioni di euro per l’anno 2023.
Il termine per la concessione dei finanziamenti è prorogato fino alla data dell’avvenuto esaurimento delle risorse disponibili.
Il percorso in parlamento
Le misure che vi abbiamo illustrate sono contenute nel testo del disegno di legge di bilancio 2018 approvato lunedì scorso a Palazzo Chigi, che è ancora suscettibile di modifiche. Il testo finale del DDL arriverà alla Commissione Bilancio del Senato il 27 ottobre.