G7, i ministri si impegnano per un’intelligenza artificiale umano-centrica

Il testo integrale della dichiarazione conclusiva del G7 sul tema dell’intelligenza artificiale. Sancita la necessità di adottare un approccio umano-centrico allo sviluppo di queste tecnologie. Superate (almeno formalmente) le distanze tra USA, Europa e Giappone.

Pubblicato il 26 Set 2017

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In conclusione del G7 dell’industria e dell’ICT i ministri delle sette potenze hanno approvato una dichiarazione finale congiunta e tre allegati su PMI, cyber security e intelligenza artificiale.

Qui di seguito vi riportiamo il testo integrale della dichiarazione relativa all’intelligenza artificiale, uno dei temi più discussi e su cui era forte il timore che Stati Uniti, Europa e Giappone non trovassero una linea comune.

Un’Intelligenza Artificiale umano-centrica per le nostre società

Il rapido avanzamento delle tecnologie per l’intelligenza artificiale hanno il potenziale per apportare immensi benefici alle nostre economie e società. L’Intelligenza Artificiale può contribuire a migliorare l’efficienza, ridurre i costi e consentire un processo decisionale più rapido e migliore in ambienti complessi, perché può, attraverso l’analisi, accelerare la scoperta e l’inferenza di modelli utili. L’Intelligenza Artificiale può migliorare la produttività e trasformare una serie di settori, dall’industria manifatturiera ai servizi. Potrebbe anche aiutare le persone a risolvere complesse sfide globali come quelle legate all’ambiente, ai trasporti o alla salute, aiutando a individuare complesse relazioni di causa ed effetto. Lo sviluppo delle tecnologie Intelligenza Artificiale può migliorare la vita dei cittadini disabili e contribuire a risolvere problemi sociali, come l’invecchiamento della popolazione e la necessità di un’assistenza sanitaria aggiornata.

Sulla base del dibattito avviato dal G7 ministeriale del 2016 a Takamatsu, si sono svolti eventi nazionali e internazionali per favorire lo scambio di opinioni. Riconosciamo la necessità di ulteriori scambi di informazioni e discussioni, per approfondire la nostra comprensione delle molteplici opportunità e sfide poste dall’A. I.

Riconosciamo inoltre che il progresso delle tecnologie dell’intelligenza artificiale non è solo una questione di superare sfide tecniche. Si tratta anche di comprendere gli effetti potenziali più ampi di queste tecnologie sulla società e sulle nostre economie e di garantire che tali tecnologie vengano sviluppate con un approccio incentrato sull’uomo in armonia con le nostre leggi, le nostre politiche e i nostri valori. In questo contesto, riconosciamo l’importanza di:

  1. comprendere che le questioni economiche, etiche, culturali, normative e giuridiche connesse all’intelligenza artificiale sono oggetto di approfondite ricerche e comprensione da parte dei responsabili politici, dell’industria e della società civile;
  2. prendere atto delle discussioni multistakeholder riguardanti, tra l’altro, la crescita economica, la creazione di posti di lavoro, la produttività, l’innovazione, la responsabilità, la trasparenza, la privacy, la cibersicurezza e la sicurezza.
  3. studiare approcci multistakeholder alle questioni politiche e normative che includano considerazioni tecniche e sociali poste dall’A.I.; e
  4. avere una migliore comprensione di come il potenziale dell’A.I. può essere pienamente ed equamente dispiegato in tutta la società e come la forza lavoro attuale e futura acquisirà le competenze necessarie per lavorare con le tecnologie basate sull’A.I.

Svolgeremo il nostro ruolo per garantire che un dialogo aperto, aggiornato, informato e impegnato con le parti interessate aumenti la consapevolezza della necessità di un approccio umano-centrico all’Intelligenza Artificiale e indirizzerà gli sforzi verso un’A.I. socialmente vantaggiosa. Attendiamo con impazienza un ulteriore dialogo tra le varie parti interessate e supportiamo sin d’ora la cooperazione sul tema dell’A.I. con il sostegno dell’OCSE.


Il testo ufficiale in inglese è disponibile qui

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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