Meccanica italiana, investimenti in crescita a doppia cifra

L’industria della meccanica varia e affine chiuderà il 2017 con un ulteriore balzo in avanti della produzione del 3,7% a quota 46,6 miliardi. I dati ANIMA confermano l’aumento degli investimenti 4.0, che superereanno il miliardo di euro, in crescita del 13,3%. L’intervento del Ministro Calenda all’assemblea.

Pubblicato il 11 Lug 2017

meccanica

Dopo una crescita dell’1,1% messa a segno nel 2016, l’industria meccanica chiuderà il 2017 con un ulteriore balzo in avanti della produzione del 3,7% a quota 46,6 miliardi di euro. Sono i dati resi noti, in occasione della sua assemblea annuale, dalla Federazione ANIMA, l’associazione che rappresenta gli interessi dell’industria meccanica varia e affine.

Focus sugli investimenti

Alberto Caprari, presidente di ANIMA

“Abbiamo evidenziato una certa vivacità degli investimenti già nel 2016, frutto anche di un effetto psicologico sortito dagli incentivi previsti dal piano nazionale Industria 4.0”, ha detto Alberto Caprari, presidente dell’Associazione. Sono infatti proprio gli investimenti la voce che correrà maggiormente quest’anno, passando da 955 milioni a oltre un miliardo di euro (1.082 milioni di euro, +13,3%).

Se poi si considerano gli 11 settori maggiormente coinvolti nel 4.0, tra cui tecnologie alimentari, valvole industriali e caldareria, l’aumento degli investimenti sarà del 16,7%.

“Le nostre aziende sono imprese manifatturiere e in quanto tali innanzitutto beneficiarie degli incentivi; ma le nostre tecnologie sono anche componenti essenziali delle macchine che di questi incentivi sono beneficiarie. Per questo ci riteniamo attori importanti del mondo 4.0”, ha sottolineato Caprari. “Per questo abbiamo avviato diverse iniziative, tra cui il portale sviluppato insieme con UCIMU e ICIM e il progetto Meccanica Bond che vuole rappresentare una fonte di finanziamento alternativa al tradizionale canale bancario”.

L’intervento del Ministro Calenda

All’assemblea ANIMA è intervenuto il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che ha ribadito quello che da qualche settimana sta spiegando alle diverse realtà confindustriali: “Dai dati che sto sentendo nelle vostre assemblee emerge che il piano Industria 4.0 sta funzionando – e questa è sicuramente una buona notizia”, ha detto il Ministro. “Ci vuole però prudenza. Il piano è una sfida che deve durare nel tempo – se non dura almeno dieci anni non serve a niente. È una sfida che ha il merito di portare la manifattura al centro come elemento fondante della competitività del paese”.

Sugli incentivi: “A settembre ci sarà la seconda riunione della cabina di regia che si focalizzerà sul lavoro e sulle competenze. Ma in questa occasione faremo anche il punto sugli incentivi, vedremo quali stanno funzionando e quali no, e penseremo anche a come correggerli”. Calenda ha poi ribadito che è inutile e controproducente parlare oggi di rinnovo dell’iperammortamento per il 2018. “Ora siamo al lavoro per estendere il tempo di esecuzione dell’investimento. E’ una cosa che costa e stiamo cercando di guadagnare qualche mese”.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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