È stata approvata ieri dal Parlamento europeo con 396 voti in favore, 123 voti contrari e 85 astensioni una risoluzione con la quale si chiede alla Commissione di emanare norme che disciplinino il settore della robotica, con particolare riguardo alle istanze di carattere etico. La Commissione ora dovrà provvedere secondo le raccomandazioni del Parlamento oppure, qualora decidesse di non farlo, dovrà indicarne i motivi.
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No a tasse né reddito di cittadinanza
La risoluzione era stata già approvata a gennaio dalla Commissione giuridica (ve ne abbiamo dato conto qui), ma ieri il Parlamento ha deciso di non confermare due elementi contenuti nella proposta originale: l’introduzione di una “tassa” sui robot che consentisse di recuperare fondi da investire nell’adozione di politiche di salvaguardia dei posti di lavoro a rischio e l’introduzione del reddito di cittadinanza.
La parte della proposta bocciata è questa:
ritiene che occorra valutare, tenendo conto dei possibili effetti dello sviluppo e della diffusione della robotica e dell’intelligenza artificiale sull’occupazione e, di conseguenza, sulla sostenibilità dei sistemi di sicurezza sociale degli Stati membri, l’eventuale necessità di introdurre obblighi di informativa societaria sulla portata e sulla proporzione del contributo della robotica e dell’intelligenza artificiale ai risultati economici di una società ai fini delle imposte e dei contributi previdenziali; è del parere che, alla luce dei possibili effetti della robotica e dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro, debba essere seriamente presa in considerazione l’introduzione di un reddito di base generale, e invita tutti gli Stati membri a procedere in tal senso
La relatrice della proposta, Mady Delvaux, si è detta felice per l’approvazione della sua relazione, ma “rammaricata” del fatto che non siano state prese in considerazione le possibili conseguenze negative sul mercato del lavoro. “La coalizione ha quindi rifiutato un dibattito aperto e lungimirante, ignorando le preoccupazioni dei nostri cittadini”, ha dichiarato Delvaux.
Sì a responsabilità civile, Carta della Robotica e Agenzia
Il testo, per il resto, conferma la richiesta di adottare un regime di assicurazione obbligatoria e un fondo integrativo al fine di garantire che le vittime di incidenti che coinvolgono auto senza conducente siano completamente risarcite.
Confermata anche la richiesta di prendere in considerazione la creazione di uno status giuridico specifico per i robot, per stabilire di chi sia la responsabilità in caso di danni.
I deputati propongono un codice di condotta volontario sulla robotica per ricercatori e progettisti, volto a garantire che essi operino nel rispetto delle norme legali ed etiche e che il design del robot e il suo utilizzo rispettino la dignità umana.
Hanno inoltre chiesto alla Commissione di prendere in considerazione la creazione di un’Agenzia europea per la robotica e l’intelligenza artificiale, per dare alle autorità pubbliche competenze tecniche, etiche e normative.