Il 2016 sarà un anno da ricordare per i costruttori italiani di macchine utensili. Secondo i dati di preconsuntivo resi noti da Ucimu – Sistemi per Produrre, il valore della produzione del settore registrerà quest’anno una crescita del 5% a quota 5.480 milioni di euro. Merito soprattutto della generale ripresa della domanda interna, che cresce complessivamente del 10,1% e arriva a quota 3.685 milioni, grazie anche agli incentivi governativi – superammortamento al 140% e Sabatini Ter in testa.
Particolarmente dinamiche le vendite dei costruttori italiani sul mercato domestico, cresciute del 20,5% a quota 2.205 milioni. Arretra invece l’export (-3,3%), che per la prima volta rappresenta meno del 60% del fatturato complessivo. In particolare sono andate male le vendite in Cina (-9,7%), USA (-9,1%), Russia (-60% per effetto dell’embargo) e Regno Unito (-33%, si inizia a sentire l’effetto Brexit). Bene invece Francia, Polonia, Messico e Spagna.
Nel 2017 si crescerà ancora
La crescita proseguirà anche nel 2017. Il valore della produzione è previsto in aumento del 4% (5.700 milioni di euro). Il consumo interno si svilupperà ulteriormente (+6,9%) grazie agli incentivi previsti nella legge di stabilità, ma tornerà a crescere anche l’export (previsto a +1,7%). In particolare torneranno a correre le vendite verso gli Stati Uniti (in calo del 9,1% nel 2016) sia per il nuovo clima post elettorale, sia per il deprezzamento relativo dell’euro sul dollaro.
“La conferma del superammortamento al 140%, che consentirà di ammodernare il parco macchine, e l’iperammortamento al 250% per le aziende che sceglieranno la via della digitalizzazione e dell’interconnessione della produzione rappresentano una grande opportunità per le aziende”, ha sottolineato Massimo Carboniero, presidente di Ucimu.